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"Elezione indiretta del presidente della Provincia". Ecco la proposta di riforma di Ugo Rossi

Elezione indiretta e soprattutto sfiducia in caso di nuove coalizioni nate nell'aula, ma anche riduzione della proporzione nella doppia preferenza di genere

Un presidente della Provincia eletto indirettamente tra consiglieri provinciali dal Consiglio provinciale. Non più "corse alla presidenza" dunque, ma un'elezione collegiale, tutta interna all'aula ed ai partiti, del governatore. Il disegno di legge per la modifica della legge elettorale porta la firma dell'ex presidente Ugo Rossi. 

Le proposte non finiscono qui: il testo prevede un meccanismo di "sfiducia costruttiva" sulla base del quale il Consiglio provinciale può esprimere sfiducia nei confronti del presidente della Provincia unicamente leggendo a maggioranza dei suoi componenti un successore. I consiglieri, coalizzandosi e trovando dunque una maggioranza, potranno cambiare governo al Trentino. Rossi annuncia anche novità in tema di decadenza, dimissioni, impedimento e morte del Presidente (a seguito delle quali, il Consiglio provinciale dovrà eleggere un successore.

Quarto punto del DDL la riforma della doppia preferenza di genere con la reintroduzione di tre preferenze, con almeno una riservata ad una donna: non più dunque due nomi sulla scheda elettorale, di cui uno di donna, ma uno su tre. "La limitazione numerica (2 preferenze), nell’attuale sistema elettorale, con obbligo di voto a candidati di genere diverso, incide infatti in senso limitativo sul diritto di voto, costringendo, tra l’altro, in una sorta di meccanismo costrittivo, candidati di genere diverso ad apparentamenti forzosi, non dettati da un’effettiva affinità o comunanza di progettualità" scrive Rossi. 

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