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Trento, bufera sui social, centro-destra solidale a Merler dopo gli insulti: «meriti di essere lavato con l'acido»

In una nota stampa inviata il 10 gennaio, l'immagine di alcuni degli insulti inviati privatamente all'ex candidato sindaco di Trento

Solidarietà verso Andrea Merler, consigliere comunale ed ex candidato sindaco di Trento finito nell'occhio del ciclone per il commento sulla crisi del turismo invernale per le chiusure anti-contagio, dove definì le persone al Governo «sudici sudisti». Un commento modificato in seguito, ma non dimenticato, visti i messaggi di insulti che gli sono stati inviati privatamente e che sono stati divulgati, con la censura del nome e del cognome del mittente, da alcuni rappresentanti del centro-destra trentino.

Insulti privati a Merler-2

Inoltre, Merler, il 4 gennaio, dopo il commento rivolto al Governo, ha pubblicato un post chiarificatore sulla sua pagina pubblica affermando: 

Mi dispiaccio sinceramente se le mie forti e dure parole contro il Governo Conte-Di Maio, che effettua politiche divisive del Paese, non valorizzando e comprendendo l’economia alpina, abbiano offeso la sensibilità di qualcuno.

Post Merler di spiegazione-2

Oltre alle dure critiche al consigliere trentino, però, dai capigruppo di Lega Salvini Trentino, Bruna Giuliani, Fratelli d'Italia, Giuseppe Urbani, e Trento Unita, Eleonora Angeli, insieme ai referenti cittadini della Lega Salvini Trentino, Devid Moranduzzo e di Fratelli d'Italia, Biscaglia, è arrivata la solidarietà a Merler e alla sua famiglia. 

«In relazione alle inaccettabili minacce ed alle gravissime offese ricevute dal Vice-presidente del Consiglio comunale Andrea Merler» scrivono nella nota divulgata nella mattinata del 10 gennaio «conseguenti alla vicenda del contestato post su Facebook, vogliamo esprimere grande vicinanza a lui ed alla sua famiglia. L'espressione inopportuna e potenzialmente offensiva del post, peraltro subito eliminata ed oggetto di sentite scuse, non legittima nessuno a minacciare ed insultare Merler e la sua famiglia con espressioni violente ed irripetibili. Non si può consentire a qualcuno di usare espressioni che minacciano di essere "lavati nell'acido" o esposti a testa in giù a Piazzale Loreto, poiché travalicano ampiamente il limite del diritto di critica e di una civile, ancorché aspra, dialettica.
Non possiamo non rammentare l'impegno di Andrea Merler per oltre quindici anni nella nostra Comunità, per la quale ha sempre lavorato con decoro, spirito collaborativo e molta passione. Riteniamo che l'uomo vada giudicato non da un errore, ma dalla sua storia e dal suo impegno professionale e politico. Auspichiamo quindi che tali episodi non avvengano più e che si possa tornare ad una serena e corretta dialettica, dove si possa esprimere la propria opinione, nel rispetto di quella degli altri, mantenendosi entro binari di correttezza e rispetto reciproco. A lui, a sua moglie e ai suoi bimbi la nostra massima vicinanza. A lui rinnoviamo la stima per l'impegno sempre dimostrato nell'interesse della città».

Quello mostrato, però, sarebbe solo uno dei tanti che Merler ha raccontato di aver ricevuto nei giorni seguenti al suo commento. «Su 6-7000 (messaggi ndr) io ne ho ricevuti qualche centinaio di questa gravità. È una vergogna» ha affermato Merler.
 

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