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Itea: problemi con l'affitto? Niente sfratto ma aumenta il canone

Approvato un emendamento: chi si trova in situazioni di morosità potrà rimanere nell'alloggio Itea sino ad un miglioramento della propria situazione, pagando però un incremento del 30% sul canone d'affitto

Niente sfratto ma l'affitto aumenta. Si potrebbe riassumere così il contenuto di un emendamento presentato dalla consigliera Margherita Cogo (Pd), durante la discussione della Finanziaria 2013 in consiglio provinciale e approvato dall'aula. La  modifica della legge che regola in funzionamento dell'Itea (la numero 15 del 2005) è nata per favorire gli inquilini Itea che si trovano in una situazione di morosità verso l’ente a causa degli arretrati sull'affitto. Nell’attuale situazione di grave crisi economica non sono pochi gli inquilini impossibilitati a pagare il canone d’affitto (o che lo pagano in ritardo) a causa della disoccupazione, della cassa integrazione, o di una riduzione temporanea del reddito familiare. Di qui la proposta di emendamento.

L’attuale normativa legislativa provinciale prevedeva che in tali situazioni di morosità era previsto lo sfratto o in alternativa si passava dal canone sociale (agevolato) al canone di mercato, trovandosi quindi in difficoltà e dovendosi magari cercare altre sistemazioni. Con l’approvazione di questo emendamento chi si trova in situazioni di morosità potrà ora rimanere nell’alloggio Itea sino ad un miglioramento della propria situazione economica, pagando però un incremento del 30% sul proprio canone d’affitto. Da una parte si tutelano le che si trovano in un momento di crisi economica da eventuali sfratti, dall'altra - però-  si incide maggiormente sul loro portafoglio alla fine del mese.

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