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Perché il Consiglio provinciale ha bocciato il ddl per il fondo "prevenzione degli incidenti sul lavoro"

A proporlo il consigliere Marini che aveva indicato come finanziamento l'utilizzo del denaro raccolto dalle sanzioni per violazioni delle norme sulla sicurezza

Il Consiglio provinciale di Trento, mercoledì 18 gennaio, ha bocciato una proposta di disegno di legge avanzata da Alex Marini del M5S che aveva come obiettivo quello di istituire un fondo per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nella Provincia. Come spiegato dal consigliere pentastellato, il fondo in questione sarebbe stato finanziato utilizzando il denaro raccolto dalle sanzioni per violazioni delle norme sulla sicurezza, "assicurando trasparenza e certezza sul loro impiego a favore dei lavoratori e delle imprese nel contrasto a infortuni e incidenti in ambito lavorativo" spiega Marini.

"In Trentino dal 2008 al 2021 sono stati raccolti quasi 9,4 milioni di euro in multe per violazioni delle norme riguardo la sicurezza dei lavoratori - sostiene Marini -. In media ogni anno si raccolgono circa 600 mila euro, che però non vengono impiegati in maniera trasparente e verificabile per prevenire che si verifichino altri infortuni".

E la proposta del M5S riguardava l'istituzione di un fondo che si occupasse di queste problematiche, dotandolo di un budget di 500 mila euro per gli anni 2021, 2022 e 2023. "La nostra intenzione - afferma Marini - era fare qualcosa di concreto a favore dei lavoratori e delle loro famiglie, garantendo maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro. La maggioranza provinciale ha bocciato la proposta, dimostrando così il proprio totale disinteresse per la questione delle morti e degli incidenti sul lavoro. Il disegno di legge del M5S recepiva una serie di input provenienti dal mondo sindacale, delle imprese e della medicina".

Per Lorenzo Ossanna (Patt) nel ddl rimane scoperto il tema centrale della gestione delle entrate delle sanzioni, che sono di diversi milioni di euro e di come queste risorse vengono ridistribuite per la prevenzione. Quindi, per l’esponente Patt, il ddl è "monco e, pur affrontando un tema centrale, rimane ininfluente".

Secca la reazione dell’assessore Achille Spinelli che ha ricordato che "il comitato per la sicurezza del lavoro, che si riunisce sempre più spesso, sta definendo una virata decisa alle politiche della sicurezza del lavoro. Un elemento delicato, legato anche alla cultura del lavoratore, e che va affrontato con una logica multi livello". Spinelli si è rivolto a Marini ricordando che la Uopsal è stata potenziata, anche se non è stato fatto ancora tutto il necessario. La proposta di 5 Stelle, secondo l'assessore provinciale "tratta pochi temi ma in modo disordinato e si rischia di creare una sovrabbondanza normativa che va evitata anche per assicurare una maggiore efficienza". Secondo l'analisi della Giunta, il ddl introdurrebbe oneri aggiuntivi nella gestione del fondo, da qui il parere contrario e la bocciatura.
"Ci è stato detto che il disegno di legge avrebbe aumentato l’onere burocratico sulle imprese, ma la nostra proposta non andava a istituire una nuova legge, ne modificava solo una già esistente (l’articolo 6 della legge provinciale n. 13 del 2011)" ricorda Marini.

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