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Verso Piazza Dante

Perché le Regionali in Lazio e Lombardia interessano al Trentino?

L’esito delle urne potrebbe aiutare a comprendere le mosse del centrodestra locale. Il Pd guarda alle primarie

Dalle 7 di domenica 12 febbraio sono aperte le urne in Lombardia e Lazio in occasione delle votazioni per le elezioni regionali; elezioni che, in un certo senso, interessano anche il Trentino. O meglio, gli schieramenti in corsa verso Piazza Dante.

È soprattutto il centrodestra che guarda con attenzione a queste due partite. Partiamo dalla corsa al Pirellone. I sondaggi davano una riconferma del governatore uscente Fontana, espressione della Lega, visto in vantaggio sul candidato di Pd e M5S Majorino e sul nome del Terzo Polo, Letizia Moratti. Per quanto riguarda il governatore che nel Lazio prenderà il posto di Nicola Zingaretti, la corsa è tra Alessio D’Amato, assessore alla Salute e nome lanciato da Pd, sinistra e Terzo Polo, Francesco Rocca per il centrodestra e Donatella Bianchi per il M5S. Qui la gara sembra essere tutta tra D’Amato e Rocca.

Logicamente, un’affermazione forte della Lega in entrambe le votazioni sarebbe una notizia che il Carroccio e il resto del centrodestra trentino coglierebbero con favore per rilanciare la candidatura di Maurizio Fugatti. Al contrario, se Fratelli d’Italia facesse da trainer in entrambe le votazioni (da tenere d’occhio, in questo senso, soprattutto i numeri della Lombardia), è logico che la formazione trentina, in questo senso, riproporrebbe il tema della centralità del partito nella coalizione ponendo con ancora più decisione il nome di Francesca Gerosa. Da non sottovalutare, poi, anche l’esito delle votazioni di aprile in Friuli Venezia Giulia, dove il leghista Massimiliano Fedriga tenta il bis sostenuto dal centrodestra. Anche qui, insomma, i numeri conteranno eccome.

Ma non c’è solo il centrodestra che guarda con attenzione alle prossime votazioni. I risultati di Lombardia e Lazio potranno essere un banco di prova per ragionamenti anche nel centrosinistra, soprattutto per quanto riguarda le alleanze (per il Pirellone il Pd corre col Movimento 5 Stelle, nel Lazio con il Terzo Polo di Calenda e Renzi). Ma un aspetto importante sarà anche quello che verrà determinato dall’esito delle primarie che eleggeranno il nuovo segretario dem.

Entro il 12 febbraio (il 19 in Lazio e Lombardia) si saprà chi saranno i due sfidanti che nelle primarie del 26 febbraio si contenderanno la guida del Nazareno. Una gara che dovrebbe vedere la corsa tutta sulla via Emilia tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, almeno stando ai primi numeri emersi dai circoli nazionali. Una vittoria del governatore dell’Emilia Romagna, come danno tutti i rumors, potrebbe aprire un certo tipo di scenari anche nel Pd trentino in vista delle Provinciali del prossimo autunno.

E uno sguardo sarà interessante darlo anche al Terzo Polo (Azione e Italia Viva) e al Movimento 5 Stelle, per comprendere il ruolo che avranno nella corsa verso la presidenza e, soprattutto, su che nomi punteranno. Manca ancora molto, è vero, ma da questi appuntamenti è lecito attendersi, in un modo o nell’altro, un cambio di passo della politica trentina.

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