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Vitalizi e indennità, il Pd propone nuovi limiti

La proposta di legge di Civico prevede che chi ha maturato il diritto al vitalizio (essendo già alla seconda legislatura o oltre), dalle prossime passa al sistema contributivo, ovvero non incrementa il vitalizio già maturato

Il consigliere Mattia Civico (Pd) ha depositato in Consiglio regionale un disegno di legge che ha l'biettivo di ridurre i costi della politica e affronta in particolare il cumulo tra vitalizi, indennità e pensioni di anzianità. Il ddl, sulla base di quanto riportato nel documento elaborato dal gruppo di lavoro del Partito Democratico del Trentino, tocca alcuni specifici punti riguardanti il trattamento vitalizio e le indennità.

La proposta di legge prevede alcuni interventi: chi, con questa legislatura, ha maturato il diritto al vitalizio (essendo già alla seconda legislatura o oltre), dalle prossime eventuali legislature passa comunque al sistema contributivo, ovvero non incrementa il vitalizio già maturato. Altra proposta è quella di aumentare il contributo di solidarietà applicato ai vitalizi, dal 4 al 10 per cento.
 
Si indica poi di considerare, per quanto riguarda vitalizi e indennità, anche l'eventuale cumulo con pensioni di anzianità o redditi da lavoro: l'indennità non è una retribuzione, ma - idealmente e nella idea originaria - un "indennizzo" a fronte della scelta di dedicare tempo ed energie alla cosa pubblica, sottraendole alla propria vita professionale e personale. E' del tutto evidente che chi ha una pensione di anzianità, incontra meno incertezze al termine del proprio mandato, in quanto rientra nelle stesse condizioni di partenza. Il testo contempla poi in giunta o in Consiglio regionale.
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