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Tagesmutter, l'Idv: se il servizio non è pubblico non s'ha da fare

A seguito del voto segreto in Consiglio, che ha approvato la proposta, è successo di tutto: sospensione dei lavori per un incontro dei capigruppo, interruzioni a singhiozzo della seduta di Consiglio. Tutto rinviato

Riceviamo e pubblichiamo questa nota dell'Italia dei Valori

È accaduto un mezzo terremoto stamane in Consiglio Provinciale, a causa di un emendamento del consigliere IDV Bruno Firmani, al testo unico sulla scuola. Il tema riguarda asili nido e tagesmutter,  il consigliere IDV propone infatti che i comuni possano promuovere e sostenere il nido familiare - servizio Tagesmutter, quale servizio complementare al nido d'infanzia. Naturalmente con personale  adeguatamente formato e iscritto ad un albo, ed inoltre l’emendamento prevede anche che il  nido familiare (servizio Tagesmutter) possa essere  sostitutivo del nido d’infanzia anche laddove sia possibile offrire tale servizio. Mettendo quindi in concorrenza pubblico e privato.

Apriti o cielo! A seguito del voto segreto,  che ha approvato la proposta Firmani, con 15 voti a favore 14 contrari e due astenuti è successo di tutto: sospensione dei lavori, per un incontro dei capi gruppo,   interruzioni a singhiozzo della seduta di Consiglio. Qualcuno in maggioranza sostiene che gli emendamenti Firmani contrastano con la legge stessa, qualcun’ altro minaccia di non votare la legge se i servizi destinati ai minori non saranno onlus. Le minoranze sostengono che la maggioranza doveva consultarsi al proprio interno prima di proporre questi emendamenti. Risultato finale discussione della legge sospesa, se ne riparla a settembre.

Ma la realtà,  limpida, incontrovertibile ed ineccepibile che emerge da questo contesto ormai lapalissiana è una sola : i tempi maturano anche nel cooperativistico Trentino riguardo alla concezione di servizi che possono anche prevedere l’ingresso di privati, là dove il pubblico risulta spesso una presenza ingombrante. “Per quale recondito motivo  -  sostiene  il Firmani  - tutto deve essere pubblico? Perché una giovane donna,  o una donna non più giovane,  ma ancora dinamica e piena di energie,  non può una volta formata adeguatamente,   intraprendere una  “libera” professione come quella della tagesmutter?” Ed in effetti con la fame  di lavoro che c’è e le famiglie sempre più in difficoltà,  una tagesmutter che lavora a casa propria potrebbe costituire un servizio importante a fronte di nidi comunali sempre in over booking  e un’opportunità preziosa per la famiglia stessa. E non sta scritto da nessuna parte che la libera lavoratrice debba obbligatoriamente essere iscritta ad una cooperativa. A forza di creare economia protetta, ne rimarremo soffocati e soprattutto diventeremo sempre meno competitivi rispetto ad altri territori, fiaccando così le  capacità imprenditoriali dei singoli, che rimarranno inesorabilmente e totalmente dipendenti da mamma Provincia”.

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