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Politica Centro storico / Via Lavisotto

Struttura per adulti in difficoltà e senzatetto in via Lavisotto

Le due tipologie d'accoglienza avranno spazi e ingressi separati. La nuova struttura occuperà una superficie coperta di circa 700 metri quadrati e potrà ospitare una cinquantina di persone

Ampia convergenza ieri sera in Consiglio comunale tra maggioranza e opposizioni sul cambio di sigla urbanistica per l’area che ospita un immobile comunale, ex sede dell’associazione trentina allevatori, in via Lavisotto, per consentire la realizzazione di una struttura di accoglienza per adulti in situazione di difficoltà, in particolare ma non solo uomini e genitori separati. Ci sarà, inoltre, una parte destinata all'accoglienza notturna per le persone senza fissa dimora durante i periodi invernali. Le due tipologie d'accoglienza avranno spazi e ingressi separati come esplicitamente previsto da un ordine del giorno sottoscritto da tutti i componenti della commissione urbanistica. La nuova struttura occuperà una superficie coperta di circa 700 metri quadrati e potrà ospitare una cinquantina di persone.

Trento si doterà quindi di una struttura a sostegno di adulti in difficoltà. Dal centrodestra Nicola Giuliano del Pdl ha puntato l’accento in particolare sull’opportunità di dare risposte al problema sempre più consistente dei genitori separati senza abitazione, un’emergenza condivisa anche dalla maggioranza con gli interventi di Corrado Bungaro e Paolo Serra del PD e di Luca Pisoni di Upt. Dal Patt, invece, la richiesta di dare risposte prioritariamente ai trentini; suggerimento non condiviso da Giorgio Manuali.
 
Unità dei consiglieri anche sull’opportunità di rispondere in maniera adeguata alle problematica dei senzatetto, anche se a più voci è stato ribadito che sarebbe stato più opportuno scegliere per due strutture distinte. Da qui l’ordine del giorno che non solo chiede accessi, pertinenze e locali separati per le due tipologie di accoglienza, ma anche a garantire adeguati controlli affinché “gli alloggi vengano riservati a soggetti che abbiano rispettato e rispettino le regole della struttura e della convivenza sociale” come previsto da un emendamento alla mozione proposto da Giuliano e condiviso da tutti i firmatari della mozione. Una rassicurazione che non è stata ritenuta sufficiente né dalla Lega Nord né da Claudio cia della Civica per Trento che hanno espresso il proprio voto contrario, mentre dal Pd Marco Franceschini ha annunciato  la propria astensione. Alla fine la delibera è stata approvata con 31 sì, 5 non votanti e 6 astenuti. 
 
Approvato ad ampia maggioranza (35 sì e 4 non votanti) anche il disciplinare con cui la Provincia affida al comune di Trento compiti e funzioni sulle adozioni nazionali ed internazionali. Il comune eserciterà tali attività (informativa, preparazione degli aspiranti all'adozione, pre adozione e post adozione) anche per i comuni di Aldeno, Cimone e Garniga e per le comunità Rotaliana - Konisgsberg, comunità della Paganella, comunità della Valle di Cembra e comunità della Valle dei Laghi. Compiti e funzioni, così come previsto dal disciplinare, verranno affidati in via sperimentale per tre anni. Slitta invece a settembre, per un accordo politico, la discussione della delibera sulla toponomastica all’ex Michelin. Il Pdl ha già depositato oltre 300 emendamenti.
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