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Politica Centro storico / Piazza Dante

Società provinciali, nuove regole su compensi e trasparenza

Si tratta di regole sulle consulenze esterne, sul contenimento dei compensi e sulla trasparenza. Visto che anche le controllate da piazza Dante dovranno contribuire a quello che viene definito "patto di stabilità interno"

Cambiano le regole per le società provinciali. Lo Statuto di autonomia, così come modificato a seguito dell’accordo di Milano del novembre 2009, attribuisce alla Provincia competenze specifiche in ordine al coordinamento della finanza degli enti e soggetti del settore pubblico provinciale. Il nuovo articolo 79 prevede infatti che spetta alla Provincia stabilire gli obblighi relativi al patto di stabilità interno nei confronti degli enti e soggetti finanziati in via ordinaria dalla Provincia stessa, vale a dire le società controllate. Ad un anno di distanza dalle ultime direttive (marzo 2011), la Provincia le sostituisce integralmente. 

Si tratta di regole sulle consulenze esterne, sul contenimento dei compensi e sulla trasparenza. Visto che anche le controllate da piazza Dante dovranno in qualche  misura contribuire a quello che viene definito "patto di stabilità interno".
 
Dal provvedimento sono interessate 15 delle 23 società in cui la Provincia ha partecipazioni (ne controlla direttamente 14). Si tratta di Aeroporto “Gianni Caproni” spa; Cassa del Trentino spa; Tecnofin trentina spa, Informatica Trentina spa; Itea spa; Interbrennero spa, Patrimonio del Trentino spa; Trentino Network srl; Trentino Riscossioni spa; Trentino Marketing spa; Trentino School of Management; Trentino Sviluppo spa; Trentino Trasporti Esercizio spa; Trentino Trasporti spa; Trento Fiere spa.
 
Ma quali sono queste novità? Per il conferimento degli incarichi di consulenza e collaborazione, ad esempio, le società controllate applicano gli atti organizzativi che ne disciplinano criteri e modalità nel rispetto dei principi di pubblicità, trasparenza e imparzialità. Nel caso in cui le Società non avessero adottato i predetti atti, le stesse dovranno provvedervi entro tre mesi".
 
Inoltre "Le Società trasmettono periodicamente alla Provincia le informazioni relative a tutte le spese per consulenze ed incarichi di collaborazione al fine della successiva pubblicazione delle predette informazioni sul sito internet della Provincia".
 
Una delle parole d'ordine è spendere meno: "In particolare le società sono tenute a favorire il controllo, il contenimento e la razionalizzazione delle spese di natura discrezionale, quali le spese concernenti mostre e relative pubblicazioni e attività promozionali; convegni, manifestazioni, pubblicità, iniziative di comunicazione; realizzazione e acquisto di pubblicazioni, anche on line, produzioni audiovisive, progetti grafici; sponsorizzazioni, che dal 2012 devono essere ridotte di almeno il 35 per cento rispetto alle corrispondenti spese riferite al valore medio degli esercizi 2008, 2009 e 2010".
 
Restano però escluse dai predetti limiti le spese che costituiscono "diretto espletamento dell’oggetto sociale, cioè che rappresentano la mission della Società, nonché le spese legate alle attività di comunicazione e/o informazione strettamente funzionali allo svolgimento delle attività istituzionali"
 
C'è poi una netta indicazione a favorire uno scambio tra le società interamente partecipate dalla Provincia, le controllate e quelle partecipate dagli enti pubblici. Insomma beni e servizi si acquistano "in famiglia", cioè dalle "altre società del gruppo. Le predette società possono rivolgersi ad altro fornitore esclusivamente in caso di mancata disponibilità del bene o servizio richiesto, per motivate ragioni di urgenza, ovvero qualora possano acquisire il medesimo bene o servizio a condizioni più vantaggiose presso altri soggetti.
 
Infine "La disponibilità e le modalità di fornitura dei suddetti beni e servizi devono essere pubblicizzate in una apposita pagina del sito internet della società offerente le società strumentali della Provincia si avvalgono, per l’acquisto di beni e servizi, delle convenzioni stipulate dalla “struttura di acquisti centralizzata” istituita dalla Provincia, presso l’Agenzia per i Servizi".
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