rotate-mobile
L'intervento

Dopo la morte di Deimichei, l’urlo dei sindacati: “Si parla tanto di sicurezza sul lavoro, ma non si fa nulla”

Il commento di Cgil, Cisl e Uil dopo il tragico evento dell’operaio di Ala deceduto durante il proprio turno

La tragica scomparsa di Daniele Deimichei, l’operaio 49enne originario di Ala morto mentre si trovava al lavoro nella cartiera di Villafranca Nova Papyra srl, in provincia di Verona, ha scosso gli animi dei sindacati trentini.

“Il dramma delle morti sui luoghi di lavoro purtroppo non ha fine. Dopo ogni morte continuiamo a ripetere che serve maggiore consapevolezza dell’importanza della sicurezza sul lavoro, cioè più prevenzione e maggiori controlli, ma purtroppo i passi avanti in questa direzione sono sostanzialmente nulli e i lavoratori continuano a morire e a subire infortuni che spesso stravolgono in negativo la loro esistenza” il commento di Manuela Faggioni, Katia Negri e Alan Tancredi per Cgil, Cisl e Uil.

I sindacalisti battono poi metaforicamente il pugno sul tema della cultura della sicurezza, di cui tanto si parla, ma senza che ci siano azioni concrete in quel senso. C’è poi il tema dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, salute e ambiente cui, lamentano le sigle, vengono ad esempio contestati permessi di partecipazione a eventi che hanno come obiettivo la formazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro. In altre parole, concludono Faggioni, Negri e Tancredi: “C’è ancora molto da fare”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo la morte di Deimichei, l’urlo dei sindacati: “Si parla tanto di sicurezza sul lavoro, ma non si fa nulla”

TrentoToday è in caricamento