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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Rovereto / Corso Bettini

Mart, Ferrari (PD): "La Giunta cambia il regolamento per rendere compatibile Sgarbi"

"Ci troveremo in Commissione a discutere una modifica che è ridicola" tuona la consigliera del PD. Sgarbi non avrebbe poteri decisionali, ed in questo modo il ruolo sarebbe compatibile con la carica di parlamentare

La Giunta sta cambiando le regole per rendere compatibile Vittorio Sgarbi con la carica di presidente del Mart. Non si placano le polemiche sul ruolo affidato al noto volto televisivo, e parlamentare, alla guida del Museo d'arte di Rovereto. A lanciare l'allarme è la consigliera del PD Sara Ferrari che in un comunicato prende posizione riguardo alla modifica del regolamento che di fatto toglie al presidente del Cda ogni potere gestionale. In questo modo, spiega la consigliera, Sgarbi risulterebbbe compatibile con la carica.

Va detto che la nomina di Sgarbi ha già ottenuto l'approvazione dell'Anac, l'Autorità nazionale anti-corruzione, e che a livello economico il neopresidente ha rinunciato ad ogni compenso. Sembra però che la Giunta abbia voluto modificare in corner il regolamento, in modo da sistemare la vicenda "a posteriori".

"Un pasticcio - protesta la consigliera Ferrari - la Giunta si è affrettata a modificare il regolamento dell’ente per togliere ogni potere gestionale al suo presidente ed aggirare così la normativa modificando l’organizzazione e il funzionamento del museo, chiarendo che “la carica di Presidente non dovrà comportare l’esercizio di deleghe gestionali dirette”. Ci ritroveremo dunque tutti in Commissione per valutare una modifica che è ridicola e sbagliata, perché stabilisce che il presidente del Mart non può gestire nulla del proprio museo".

Insomma: la figura di Sgarbi sarebbe dunque di "pura rappresentanza", e certamente lo è vista la notorietà del personaggio ed i suoi contatti nel mondo dell'arte e della cultura. Il museo può già contare, per ruoli gestionali, su un direttore. Questa la giustificazione con cui la Giunta si preparerebbe a "depotenziare" il presidente.

La protesta di ferrari incassa anche la solidarietà di Marini, consigliere dei Cinque Stelle, unico voto contrario alla nomina di Sgarbi. "Plaudo alla scelta di Sara Ferrari - scrive Marini - di prendere una posizione netta sulla questione, discostandosi così dalla linea accondiscendente scelta dal suo partito che in commissione riguardo alla nomina di Sgarbi preferì astenersi piuttosto che votare contrario, come all'epoca mi ritrovai a fare io in perfetta solitudine".
 

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