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Selezione pubblica in Apt, Cia: "Il nome della vincitrice già noto da tempo"

Il consigliere provinciale di Agire per il Trentino, Claudio Cia, ha presentato una nuova interrogazione su una selezione per un posto di lavoro in un'Apt, per il quale aveva ricevuto il nome del vincitore ancora prima che scadessero i termini per la presentazione delle candidature

Il consigliere provinciale di Agire per il Trentino, Claudio Cia, ha presentato una nuova interrogazione su una selezione per un posto di lavoro in un'Apt, per il quale aveva ricevuto il nome del vincitore ancora prima che scadessero i termini per la presentazione delle candidature. Il caso riguarda una selezione per titoli per assumere, inizialmente a tempo determinato ma eventualmente rinnovabile o commutabile in contratto a tempo indeterminato, un 'addetto culturale di valle' per il coordinamento delle attività culturali in seno all'Azienda. Il concorso dell'Apt, anziché svolgersi per esami, prevede la valutazione dei titoli e un colloquio orale. Le candidature scadevano martedì 20 febbraio, i colloqui si sono tenuti lunedì 26 febbraio, ed "entro mercoledì 28 febbraio" il Cda doveva approvare la graduatoria di merito.

"Va detto che gli addetti ai lavori conoscevano già da tempo il nome della vincitrice del concorso", scrive nella sua interrogazione Claudio Cia. "Lo scrivente consigliere provinciale - prosegue il documento - ha ricevuto in data 16 febbraio 2018, comunicazione scritta tramite posta prioritaria, quindi con data verificabile, che informava del nome della futura vincitrice del concorso, a quanto pare già ben noto ai membri del Cda. Casualmente la graduatoria finale della selezione di 'addetto culturale di valle' vede al primo posto proprio chi mi era stato puntualmente indicato".

Cia è andato quindi a verificare il curriculum della vincitrice, disponibile online: "Confrontandolo con i requisiti del bando, non si può fare finta di non riconoscere una sorprendente corrispondenza a tutte le caratteristiche richieste. A essere del tutto onesti sembrerebbe più che altro che si sia usato il curriculum come scaletta per le caratteristiche richieste dalla selezione".

Il consigliere di Agire, tiene a precisare che "non si mette minimamente in dubbio la preparazione, la competenza e le sicure capacità della singola persona, che anzi, viste le referenze avrebbe sicuramente potuto superare brillantemente qualsiasi concorso: quello che si contesta è il grossolano tentativo dell’Apt di tenere una pubblica selezione per dare una parvenza di correttezza ad un procedimento che, di fatto, è riconducibile ad una nomina per chiamata diretta", sostiene Cia.

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