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Scuola, genitori 1 e 2 al posto di padre e madre. "Non s'ha da fare"

In alcune scuole italiane si sono sostituiti i termini "padre" e madre" con "genitore 1" e "genitore 2". Un cambiamento che non è piaciuto a Borga (Civica trentina) che chiede alla Provincia di "garantire l'utilizzo dei termini padre e madre"

In alcune scuole italiane - a Venezia, Bologna e Roma - si è introdotta la possibilità di modificare la modulistica e le giustificazioni per gli studenti sostituendo i termini "padre" e madre" con le formule "genitore 1" e "genitore 2". Un cambiamento che non è piaciuto a Rodolfo Borga, consigliere provinciale eletto nelle liste della Civica trentina, che ha presentato la prima mozione della quindicesima legislatura per chiedere alla Giunta provinciale di "garantire l'utilizzo dei termini padre e madre nella modulistica in uso negli istituti scolastici del Trentino". Secondo Borga "si cerca di liquidare la famiglia tradizionale attraverso la burocrazia, andando contro l'evidenza e un minimo di buon senso. La cultura del politicamente corretto non tollera più il dettato della legge naturale: l'idea cioè che un bambino sia frutto dell'unione di un uomo e di una donna. E che quindi abbia un padre e una madre".

Borga, vista anche la formula ipotizzata dall'assessore del Comune di Bologna per non creare gerarchie tra i due genitori ("genitore richiedente" e "altro genitore") ha quindi deciso di correre ai ripari chiedendo formalmente che la Provincia si opponga. A muoversi per prima qualche anno fa in questa direzione è stata la Spagna di Zapatero, seguita più di recente dalla Francia di Hollande: "La cui intolleranza nei confronti della famiglia naturale ha raggiunto livelli isterici, come scrivo nella mozione - commenta Borga -. E forse anche per questo la popolarità del premier transalpino è precipitata fino al 16 per cento dei consensi. Un dato che in Italia si preferisce ignorare, viste le iniziative proposte o preannunciate a Venezia, Bologna e Roma con il plauso del ministro Kyenge. Per lei eliminare le parole padre e madre dalla modulistica scolastica rafforza il principio delle pari opportunità di genere".

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