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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Sanità, l'assessore Segnana: "Le criticità erano note dal 2018"

In Consiglio provinciale il punto sulla situazione del settore: "Sulle liste d'attesa recupereremo il terreno perso"

Seduta straordinaria del Consiglio provinciale a Trento. L'assemblea era stata convocata d'urgenza dalle opposizioni per chiedere alla Giunta di fare il punto sulla situazione della sanità trentina, che definiscono "di grave confusione".

Al centro del dibattito, nel primo pomeriggio di lunedì, la relazione dell'assessore provinciale alla Sanità Stefania Segnana. "La Giunta Fugatti si è insediata nel novembre 2018 e già al primo anno di legislatura l'assessorato è stato interessato dell'esistenza di criticità nel reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale Santa Chiara" ha esordito la Segnana.

Criticità legate soprattutto a problemi riguardanti turni e carichi di lavoro, tanto da portare ad un alto numero di dimissioni dal reparto: 16 tra il 2016 ed il 2020, 5 cessazioni e 2 mobilità solo nel 2018 secondo i dati riferiti dalla stessa Segnana. Nell'ottobre 2018, allo scadere della scorsa legislatura - ha ricordato l'assessore -, era stato nominato direttore dell'area materna infantile il dottor Saverio Tateo, ora rimosso.

"Successivamente alla nostra entrata in carica sono arrivate segnalazioni relative ad un clima pesante dal punto di vista lavorativo in quel reparto. Tali questioni sono state puntualmente state poste all'attenzione dell'allora direttore generale Paolo Bordon", ha aggiunto Segnana, ma dopo le verifiche il direttore "mi ha sempre dato rassicurazioni".

Una situazione che si è ripetuta con il successore di Bordon, Pier Paolo Benetollo, cui più volte Segnana ha rinnovato la stima. Benetollo si era poi dimesso per aver rinnovato l'incarico a Tateo, ed ed è stato sostituito dal facente funzione, Antonio Ferro, che lo ha voluto però nel suo attuale gruppo di lavoro ("Tra le sfide, quella di restituire serenità e fiducia ai cittadini" ha commentato Segnana). La nomina del prossimo direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari è attesa nei prossimi mesi.

Altri segnali di criticità nel settembre 2020: l'assessorato aveva infatti organizzato un incontro sul Percorso nascita dopo delle segnalazioni su una possibile modifica che aveva messo in allarme molte ostetriche: modifiche che poi - ha riferito l'assessore - non sono state applicate.

Spazio anche ad un'altra problematica di cui si è discusso molto nelle ultime settimane, cioè quella delle liste d'attesa. "Su questo fronte, l'emergenza Covid ci accomuna alle altre regioni" si difende Segnana, ricordando lo stop forzato degli ultimi mesi. Ora però si guarda avanti: "Con il miglioramento del contesto epidemico - conclude l'assessore -, il maggior supporto delle strutture private, la ripresa dell'attività ambulatoriale ed ospedaliera, saremo in grado di migliorare progressivamente questa problematica, che è conosciuta".

Cia: "Serve coerenza e senso critico"

"Già nel 2019 avevo raccolto raccolto dati preoccupanti sui turni di lavoro nel reparto di ostetricia e ginecologia, con l'obiettivo di accendere i riflettori su un contesto che presentava preoccupanti problematiche e su cui dunque era compito delle istituzioni avviare una seria indagine". Così il presidente del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, Claudio Cia, che dall'interno della maggioranza parla di un gesto di "coerenza e senso critico: la situazione problematica nel reparto di ginecologia e ostetricia non nasce certamente in questa legislatura, ma essere nella coalizione del cambiamento non significa sminuire ciò che la mia coscienza mi impone di denunciare, ieri come oggi".

"Far parte di una squadra non vuol dire mettere a tacere il proprio senso critico - continua il consigliere -, ma dialogare e operare in sinergia per far fronte alle problematiche, non per nasconderle o accantonarle nella speranza che si risolvano da sole". Nel suo intervento, Cia parla di "ripetute segnalazioni inascoltate da parte di chi ha costantemente evitato di valutare con serietà la situazione, nascondendo la polvere sotto al tappeto".

Secondo l'esponente di Fratelli d'Italia, è doveroso ripartire da determinati elementi cardine: "L’importanza delle relazioni umane sul lavoro, la definizione di criteri di valutazione dei dirigenti focalizzati su produttività ed efficienza ma anche sulle capacità relazionali e manageriali, la necessità di ripensare gli strumenti di prevenzione e contrasto al mobbing che hanno evidenziato forti lacune".

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