Dellai chiede soldi al Bruno? E' una mossa elettorale

Dopo che Dellai ha annunciato l'intenzione della Provincia di procedere al recupero delle spese legali sostenute per l'occupazione abusiva dello stabile dell'ex Dogana, dove si trova il Csa Bruno, interviene Stefano Bleggi, portavoce del movimento. "Non si capisce di cosa si sta parlando. Il centro Sociale  non costa un soldo alla comunità,  l'abbiamo restaurato, sarebbe caduto a pezzi, è  servizio alla cittadinanza in modo gratuito per attività culturali, concerti, cinema, spettacoli teatrali, festival, frequentati da più di 15.000 persone in 5 anni", dice Bleggi

«Mi pare che il Comune abbia ben altre priorità piuttosto che cancellare un murale che, tra l'altro, mi sembra carino», aveva detto Dellai nel 2009, tant' è che l'autore, Omar Garcia, il quale opera sotto lo pseudonimo di "Technomurales" era stato addirittura chiamato a realizzare un' opera nella galleria bianca di Piedicastello - inaugurata il 13 giugno 2009 alla presenza di Lorenzo Dellai- per lanciare il nuovo progetto della Fondazione Museo Storico di Trento, quel' Officina del' Autonomia che farà delle Gallerie un luogo/laboratorio per la riscoperta dell'identità e dei valori del territorio. Come si spiega secondo te questo apparente cambio di atteggiamento  da parte del presidente della provincia nei confronti del Csa?

"Probabilmente Dellai sta pensando a una grande coalizione di centro e, evidentemente, ha bisogno di far vedere che non è più così tollerante rispetto a chi proviene da altri mondi. Oppure Dellai ha capito che una realtà autorganizzata dal basso che propone anche un servizio che oggi manca alla città, facendo non solo ragionamenti politici ma dando anche risposte concrete, può dare fastidio. Questa però è la democrazia: il Centro sociale non scompare, c'è da dieci anni e ci sarà fra altro dieci. Noi l' avevamo detto: i sindaci passano, e infatti è passato anche Pacher; passeranno anche i presidenti della Provincia", conclude Bleggi.