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Riforma dell'Apss, si compatta il gruppo dei favorevoli: "Innovazione positiva per cittadini e territorio"

Dopo la bocciatura in commissione, i capigruppo di Lega, Forza Italia, La Civica e lista Fassa confermano il loro appoggio alla delibera

All'indomani della bocciatura in quarta commissione del progetto di riforma dell'Apss (che comunque non dovrebbe pregiudicare l'approvazione della delibera), i partiti a sostegno del provvedimento fanno quadrato. In una nota congiunta, i capigruppo in consiglio provinciale di Lega (Mara Dalzocchio), Forza Italia (Giorgio Leonardi), La Civica (Vanessa Masè) e lista Fassa (Luca Guglielmi), confermano il loro appoggio e parlano di "innovazione a favore di cittadini e territori.

"Con riferimento alla proposta della Giunta di riorganizzazione provinciale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari - scrivono i consiglieri -, intendiamo esprimere il nostro appoggio a quella che consideriamo una innovazione positiva per più ordini di ragioni. Ragioni che, in questi giorni, ci sembrano non essere state adeguatamente messe in luce e che, proprio per questo teniamo qui, in sintesi, a sottolineare".

Il primo motivo, secondo i promotori, è l'attuazione del programma elettorale che il centrodestra propose alle elezioni del 2018: nel programma infatti, si affermava esplicitamente come "la rete ospedaliera pubblica dovesse essere ripensata all'insegna di un servizio sanitario decentrato".

"Ebbene - continua la nota -, la rete ospedaliera diffusa che la riforma prevede si pone precisamente in quest’ottica. Non solo: al di là di considerazioni politiche, c’è da dire che con la direzione intrapresa si torna a prestare attenzione ai cittadini, di nuovo protagonisti di un servizio sanitario innovato: non più i territori organizzati in base ad una certa organizzazione sanitaria, bensì una organizzazione sanitaria pensata in base ai territori e alle loro esigenze. La differenza è sostanziale".

Secondo i quattro capigruppo, l'organizzazione provinciale dell’Apss si pone come "opportuno anzi doveroso superamento di un modello, quello della macro organizzazione voluta dal centrosinistra, che in pochi anni ha mostrato tutti i suoi limiti, in termini di moltiplicazione d’incarichi e di assetti pachidermici che però non hanno migliorato i servizi al cittadino, tutt’altro".

Per i promotori insomma, la riforma dell'Apss messa in campo dalla Giunta è positiva. "Confidiamo quanto meno di mettere a tacere la reiterata critica secondo cui la maggioranza di centrodestra alla guida del Trentino 'non fa riforme' e 'non ha visione'. Ripensando l’Apss nell’ottica poc’anzi esposta, infatti, viene effettuata una riforma con una visione chiara: quella d’una ritrovata vicinanza ai cittadini, senza più penalizzazioni territoriali" conclude la nota.

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