Tre anni fa il primo caso di Covid: il ricordo di Trento

Anche a Trento, nella giornata di lunedì 20 febbraio, giorno in cui nel 2020 si accertò il primo caso di Covid in Italia, si è celebrata la Giornata nazionale del personale sanitario e sociosanitario, socio-assistenziale e del volontariato.

Presente, naturalmente, l’assessore alla Salute Stefania Segnana, che ha commentato così questa ricorrenza e, soprattutto, chi è stato in prima linea nella lotta contro il coronavirus: “Questa pandemia ha fatto capire a tutti l’importanza del mondo della sanità e di tutti i professionisti sanitari, che con la loro dedizione, professionalità e sensibilità sono stati accanto ai pazienti per non farli sentire soli, e anche alle loro famiglie, quando non potevano entrare nelle strutture. Abbiamo vissuto momenti difficili: nessuno sapeva a cosa saremmo andati incontro, per questo penso che la giornata di oggi sia molto importante per tutti, non solo per la politica, gli ordini professionali, i sindacati”.

Anche le tre principali sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil, così come le Acli Trentine erano presenti alla celebrazione, svoltasi in piazza Dante di fronte all’ingresso del palazzo della Regione. Negli interventi si è rimarcato più volte l’appello a rimettere al centro la salute pubblica e la sanità chiedendo soluzioni condivise per affrontare la difficoltà in cui si trova anche il sistema locale, sottolineando l’importanza di fare rete e di investire sulla prevenzione e sulle cure socio-sanitarie e socio-assistenziali.

Il Covid, in un modo o nell’altro, occuperà sempre un tassello importante nella memoria collettiva. Ed è proprio per il bisogno di tener vivo quel ricordo, di non dimenticare, che le sigle e Acli hanno fatto propria la proposta del presidente della Fondazione Museo Storico per avviare un progetto per valorizzare e conservare la memoria del Covid, una delle pagine più importanti della nostra storia recente.