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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Oltre 45 mila persone al voto per le fusioni di 55 comuni trentini

Gli elettori interessati sono 45.783. Affinché il referendum sia valido occorre che in ogni comune partecipi almeno il 40% degli aventi diritto al voto e le fusioni saranno possibili se in ogni comune i voti favorevoli saranno la maggioranza

Domenica 7 giugno si terranno in Trentino 19 referendum consultivi che coinvolgeranno gli elettori di 55 comuni. I 19 distinti referendum sono la conseguenza di altrettanti processi di fusione avviati dalle amministrazioni comunali interessate. Sulle schede gli elettori troveranno stampato il quesito referendario con cui si chiederà se sono o meno favorevoli alla fusione, a cui potranno rispondere tracciando un segno sul SI o sul NO. I 19 referendum avranno luogo tutti nella giornata di domenica 7 giugno, dalle ore 8 alle ore 21. Gli elettori interessati, complessivamente, sono 45.783. Affinché il referendum sia valido occorre che in ogni comune partecipi almeno il 40% degli aventi diritto al voto e le fusioni saranno possibili se in ogni comune i voti favorevoli saranno la maggioranza di quelli validamente espressi. Gli elettori residenti all’estero, pur avendo diritto al voto, non saranno computati per la determinazione del numero dei votanti necessario per la validità del referendum. Sul sito internet della Regione saranno pubblicati i dati relativi all’affluenza ed i risultati. I rilevamenti per l’affluenza sono previsti alle 11.00, alle 17.00 e alle 21.00. Lo spoglio avverrà domenica sera al termine delle operazioni di voto.

I referendum indetti riguardano i seguenti processi di fusione:
1. Albiano Lona Lases, mediante la fusione dei comuni di Albiano e Lona Lases;
2. Altavalle, mediante la fusione dei comuni di Faver, Valda, Grumes e Grauno;
3. Altopiano della Vigolana, mediante la fusione dei comuni di Bosentino, Vattaro, Vigolo Vattaro e Centa San Nicolò;
4. Amblar-Don, mediante la fusione dei comuni di Amblar e Don;
5. Borgo Chiese, mediante la fusione dei comuni di Brione, Cimego e Condino;
6. Borgo Lares, mediante la fusione dei comuni di Bolbeno e Zuclo;
7. Castel Ivano, mediante la fusione dei comuni di Strigno, Spera e Villa Agnedo;
8. Cembra Lisignago, mediante la fusione dei comuni di Cembra e Lisignago;
9. Civezzano Fornace, mediante la fusione dei comuni di Civezzano e Fornace;
10. Madruzzo, mediante la fusione dei comuni di Calavino e Lasino;
11. Porte di Rendena, mediante la fusione dei comuni di Villa Rendena, Vigo Rendena e Darè;
12. Primiero San Martino di Castrozza, la fusione dei comuni di Fiera di Primiero, Tonadico, Transacqua e Siror;
13. Tesino, mediante la fusione dei comuni di Pieve Tesino, Castel Tesino e Cinte Tesino;
14. Rendena Terme, mediante la fusione dei comuni di Caderzone Terme, Bocenago e Strembo;
15. Tre Ville, mediante la fusione dei comuni di Ragoli, Preore e Montagne;
16. Vallelaghi, mediante la fusione dei comuni di Terlago, Vezzano e Padergnone;
17. Ville d’Anaunia, mediante la fusione dei comuni di Tuenno, Nanno e Tassullo;
18. Sella Giudicarie, mediante la fusione dei comuni di Breguzzo, Bondo, Lardaro e Roncone;
19. Contà, mediante la fusione dei comuni di Cunevo, Flavon e Terres.


 

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