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Rossi: "Sì, per l'autonomia trentina". Il fronte del no: "Con la riforma supremazia allo Stato".

Autonomia sì, autonomia no. Rossi: "Molti mi chiedono cos'è meglio per il nostro Trentino, la risposta è semplice". Cia: "La clausola di supremazia azzera quella di salvaguardia"

Non c'è alcun riferimento al nuovo Senato, al CNEL o all'elezione del Presidente della Repubblica nell'ultimo video-appello al sì pubblicato oggi dal governatore trentino Ugo Rossi. "Molti mi chiedono cosa sia meglio votare per il bene del nostro Trentino. La risposta è semplice: la Costituzione attuale prevede che il Parlamento possa modificare il nostro Statuto senza chiedere il nostro consenso, se vince il sì avremo una nuova regola che rende più sicura la nostra Autonomia, il parlamento non potrà più modificare lo statuto a piacere".

Il riferimento è alla cosiddetta Carta di Udine con la quale la ministra Maria Elena Boschi ha impegnato il Governo a non toccare le regioni a Statuto speciale in caso di vittoria della riforma. Una clausola di salvaguardia "spendibile un'unica volta", per il consigliere Claudio Cia, schierato con il fronte del no insieme a gran parte della minoranza in consiglio provinciale rappresentata dai consiglieri Bezzi, Fugatti e Bottamedi. 

Secondo Cia si tratta però di una norma vaga, limitata dalla "ragion di Stato": il rapporto tra Stato e autonomie locali sarebbe ifattiregolato dalla "clausola di supremazia" prevista dall'articolo 31 della riforma, che scatta "quando lo richieda la tutela dell'unità giuridica o economica della Repubblica, ovvero la tutela dell'interesse nazionale".

Di Terzo Statuto si parla, del resto, da molto tempo. Una specie di "autoriforma": se l'iniziativa fosse stata statale, con la Costituzione vigente, alle regioni speciali sarebbe stato chiesto semplicemente un parere non vincolante. Con il nuovo Statuto si parla invece di un'intesa preventiva. 

Riguardo al senato vi è ancora il dubbio se i consiglieri del Trentino Alto Adige, così come prevede la riforma, potranno fare anche i senatori visto che le due cariche sono incompatibili in base alla legge elettorale regionale. 

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