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Reddito di Cittadinanza, Cia (FdI): “Lo schiaffo dei grillini a tanti lavoratori onesti”

Il consigliere di FdI, ribattendo la notizia del report dell'Ispettorato del Lavoro di Ferragosto, professa la sua assoluta contrarietà alla misura

Sette aziende su dieci operano con lavoratori in nero. È quanto emerge dal recente rapporto dell’Ispettorato del Lavoro in seguito a ispezioni condotte nei giorni di Ferragosto. Su 211 aziende, ben 149 risultavano irregolari, impiegando, inoltre, persone che percepiscono indebitamente il reddito di cittadinanza. Ad affermarlo è stato il magistrato e direttore dell'Ispettorato Bruno Giordano, alla luce dell'ultimo rapporto pubblicato il 18 agosto. 

Un argomento ribattuto anche dal consigliere provinciale Claudio Cia. "Detto che non vi è giustificazione alcuna per le aziende che danno lavoro in nero, vi è una costante innegabile: le truffe sul reddito di cittadinanza sono all’ordine del giorno - ha affermato Cia -. Il reddito di cittadinanza può funzionare nei Paesi nordici, con un mercato del lavoro più fluido sia in entrata che in uscita, ma non nel nostro sistema vista l’inefficienza dei centri per l’impiego e l’atavica tendenza a forme di lavoro irregolari".

Durissimo il commento del consigliere di Fratelli d'Italia: "Il risultato è uno sperpero di risorse che imbriglia le potenzialità della nostra ripresa, e questo per sostenere una misura su cui i grillini speculano per meri fini elettorali. Fa rabbia pensare oggi alla tracotanza di Di Maio quando, affacciandosi al balcone di Palazzo Chigi nel 2018, gridava: “Abbiamo abolito la povertà!”. Un Ministro del Governo che tratta così superficialmente un argomento di tale delicatezza e complessità è vergognoso. Infatti in Italia vi sono ancora ad oggi oltre 5 milioni di persone che vivono in condizioni di povertà assoluta".

Sulla questione legata alla povertà il consigliere Katia Rossato, sempre ad agosto, aveva tirato in ballo un recente rapporto della Caritas che evidenziava come il 56% dei poveri in Italia non usufruisca del Rdc (con la maggior parte delle famiglie escluse che risiede al Nord), mentre ben un terzo dei beneficiari non è povero. Rossato pensa che la misura abbia fallito e non è così distante dal pensiero di Cia. 

"La povertà si combatte creando posti di lavoro, non favorendo il lavoro nero e la furbizia di qualche fannullone - conclude Cia -. Oggi più che mai, per uscire dalla crisi bisogna sprigionare le capacità produttive della parte migliore del nostro meraviglioso Paese, e non quindi deprimere la ripresa per strizzare l’occhio ai furbetti al fine di ottenere qualche voto in più. Lo dobbiamo ai tanti cittadini onesti che si sentono presi in giro vedendo ogni giorno nuove truffe che riguardano il reddito di cittadinanza"

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