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Reddito di cittadinanza: il disegno di legge del M5S in Quarta Commissione

Il Disegno di legge del consigliere Degasperi prevede che il nuovo sistema sostituisca tutte le altre erogazioni a sostegno del reddito

Sul reddito di  cittadinanza il Movimento Cinque Stelle non molla: è arivato sul tavolo della Quarta Commissione il  disegno di legge riguardo a quello che fu il punto fisso della  campagna elettorale di Filippo Degasperi e dell'allora compagna di partito Manuela Bottamedi. Il disegno di legge 147, formato da 12 aticoli,  propone l'istituzione di un "reddito di cittadinanza finalizzato a contrastare la povertà, la disuguaglianza e l'esclusione sociale, a garantire il diritto al lavoro, alla formazione e alla valorizzazione delle competenze, mediante il sostegno economico e l'inserimento sociale dei soggetti esposti al rischio di marginalità nella società e nel mercato del lavoro".

Si tratta in sostanza di una forma di sostegno al reddito, erogato sotto forma di beneficio economico "in parte in denaro in parte attraverso un equivalente monetario", cioè con un buono per l'acquisto di beni e servizi o il pagamento di affitti, utilizzabile nelle transazioni tra soggetti aderenti ad un'apposita convenzione stipulata con la Provincia. L'importo è commisurato al reddito dell'intero nucleo familiare e alle specifiche esigenze dei destinatari"; la somma sostituisce tutti gli altri interventi di sostegno economico consistenti in un'erogazione monetaria temporanea previsti dalla legge provinciale 13 del 2007 sul welfare.

Secondo quanto previsto dal Ddl l'importo massimo annuo del reddito di cittadinanza, che può essere percepito da chi possiede determinati requisiti e osserva alcune prescrizioni, è di 7.500 euro se il beneficiario è l'unico componente del nucleo familiare, e di 16.000 euro negli altri casi. La corresponsione del reddito di cittadinanza è mensile e deve garantire un reddito monetario pari a 100 euro. Per l'accesso al beneficio la norma obbliga il soggetto interessato a sottoscrivere un "patto individuale di inserimento" con il centro per l'impiego dell'Agenzia del lavoro e "a partecipare ai programmi di inserimento lavorativo e formativo".

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