Test sulla laicità dei candidati, pochi rispondono alle domande
"Ancora una volta la classe politica ha dimostrato quanto poco gli interessino i diritti civili dei cittadini e i temi di fondamentale importanza". Lo dice Alessandro Giacomini, segretario dei Laici trentini per i diritti civili
"Ancora una volta la classe politica ha dimostrato quanto poco gli interessino i diritti civili dei cittadini e i temi di fondamentale importanza". Lo dice Alessandro Giacomini, segretario dei Laici trentini per i diritti civili a seguito dell'invio, a tutti i candidati alla presidenza della Provincia alle elezioni provinciali del 27 ottobre, e ai capilista di tutte le forze politiche del "test di laicità". In sostanza 16 domande da massimo 7 punti ciascuna per un punteggio massimo raggiungibile di 112, che determina il livello di "laicità" di un candidato. Promossi Arisi (Sel), Coppola (Verdi), Schuster (Riformisti per l'Autonomia) e Smeraglia (Idv), mentre è rimandato a settembre Degasperi (5 Stelle) e bocciato Rossi (centrosinistra autonomista).
ARISI 112/112
COPPOLA 112/112
SCHUSTER 112/112
SMERAGLIA 112/112
DEGASPERI 98/112
ROSSI 21/112