Sindacati e lavoratori in Consiglio, Kaswalder blocca la seduta: cos’è successo?

Momenti di tensione nella mattinata odierna, mercoledì 29 marzo, in consiglio provinciale a Trento, quando la seduta è stata sospesa dal presidente Walter Kaswalder dopo che un gruppo di lavoratori e sindacalisti, riunitisi in piazza Dante per un presidio, si sono posizionati nei posti destinati al pubblico ed hanno esposto dei cartelli.

Questi ultimi avrebbero dovuto incontrare i consiglieri intorno alle 13 (l'incontro, poi, non ha avuto luogo, ndr): la richiesta avanzata, però, era quella di anticipare l’incontro, mentre Kaswalder ha affermato che l’appuntamento rimaneva quello al termine della mattinata ritenendo inopportuna la sospensione del Consiglio per ascoltare il sindacato. Lo stesso Kaswalder, vedendo non accolta la sua richiesta di rimuovere i cartelli esposti, ha interrotto la seduta.

La mobilitazione, però, non si ferma: è quello che fanno intendere Cgil, Cisl e Uil, scese in piazza contro i contributi a pioggia e i contratti pirata nelle imprese che ricevono soldi pubblici. “La norma così come è prevista oggi riforma gli incentivi alle aziende, cioè i contributi alimentati dalle tasse pagate anche dai lavoratori e dai pensionati non va bene perché permette che i soldi pubblici possano arrivare anche a chi non rispetta i diritti dei propri dipendenti, applicando contratti pirata. Questo per noi è inaccettabile”, hanno spiegato i segretari provinciali Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

Secondo le sigle, la scelta di mantenere contributi a pioggia non solo non rende il sistema produttivo trentino più efficiente, produttivo e competitivo, ma sottrarre risorse importanti a quelle aziende che realmente vogliono innovare. “La Provincia di Bolzano coraggiosamente ha tagliato sugli sgravi Irap. A Trento il tema è un totem intoccabile” concludono i segretari.