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Il Core all'attacco sulle indennità: "Tagli poco dolorosi per i politici"

"Anche dopo questa cura dimagrante i nostri consiglieri non rientreranno nelle aumentate fila di quei Trentini che, purtroppo, devono rivolgersi alla Caritas per mettere insieme il pranzo con la cena"

"Se un anziano su due,in Italia vive con meno di mille euro al mese dopo aver lavorato quarant'anni, magari in modo pesante o pericoloso, i tagli prospettati dalla presidente Thaler nei confronti dei consiglieri regionali non appaiono certo dolorosi". Il Comitato referendario interviene con le portavoce Giovanna Giugni e Simonetta Garbielli sulla proposta di riduzione delle indennità dei consiglieri, a partire dal 2013. "Auspichiamo che il disegno di legge in discussione ricordi di eliminare anche l'assegno alimentare previsto per la sospensione  dalla carica dei consiglieri per condanne non definitive e l'assegno di reversibilità, che chi non è coniugato può vedersi restituito a fine mandato, in base ai contributi versati, nonchè la disciplina per la tutela dei familiari superstiti", scrivono Giugni e Gabrielli in una nota.

Secondo il Core l'Ufficio di presidenza dovrebbe poi eliminare le proprie deliberazioni in tema di rimborsi viaggi per la partecipazione alle sedute di Consiglio ("un atto dovuto!"), il rimborso spese di giudizio, ogni trattamento di missione (che oggi può avvenire su incarico del presidente o del Consiglio) ed applicare la trattenuta per mancata partecipazione alla seduta anche ai presidenti delle due Province, della Regione e del Consiglio regionale.
 
"Dovrebbe essere poi chiarita la sorte e la quantificazione del fondo di solidarietà, approvato nel 1995 con delibera proprio dell'Ufficio di Presidenza. e magari sarebbe opportuno avere notizie  anche delle coperture assicurative  contro infortuni e malattie, che possono essere deliberate dallo stesso Ufficio di Presidenza. I regolamenti interni che assegnano dotazioni di personale pagato, sedi pubbliche e  fondi ( diversi fre Trento e Bolzano) devono poi essere armonizzati. e rivisti. Crediamo che anche dopo questa cura dimagrante, che va approvata e messa in pratica immediatamente a tutto vantaggio della trasparenza e dell'equità sociale, i nostri consiglieri non rientreranno nelle  aumentate fila di quei Trentini che, purtroppo, devono rivolgersi alla Caritas per mettere insieme il pranzo con la cena", conclude la nota del Core Trentino.
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