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Centrosinistra autonomista lacerato: a Ravina il Patt va con la Lega

Lunedì 15 giugno, nella seduta del consiglio della Circoscrizione, il Patt ha scelto di rompere l'alleanza con il Partito Democratico e rivolgersi alla Lega Nord per l'elezione a presidente di Maria Camilla Giuliani

Le polemiche post ballottaggio non si placano, nella maggioranza di centrosinistra autonomista, con strascichi che coinvolgono anche le circoscrizioni. Come nel caso di Ravina e Romagnano. Lunedì 15 giugno, nella seduta del consiglio della Circoscrizione, il Patt ha scelto di rompere l'alleanza con il Partito Democratico e rivolgersi alla Lega Nord. L'elezione a presidente di Maria Camilla Giuliani, ritenuta irrinunciabile dal Patt che si riconosce nella lista civica Insieme per Ravina e Romagnano, era oggetto di una trattativa aperta che prevedeva un programma già concordato ed un percorso condiviso. La risposta da parte della lista civica alla proposta formale fatta dal Partito Democratico sugli organismi circoscrizionali non è mai arrivata. All'ultimo minuto la lista civica ha stracciato il programma comune e si è presentata con un'alleanza diversa.

"Il Pd deplora con forza questo comportamento di un partito alleato nel governo della città di Trento - scrivono in una nota Elisabetta Bozzarelli, coordinatrice cittadina, e Roberto Menegaldo, segretario del circolo Pd Ravina e Romagnano -. Il Pd ritiene particolarmente grave che sia coinvolto Roberto Stanchina, presidente uscente di quella Circoscrizione, segretario cittadino del Patt e assessore comunale, che ha condiviso quindi il percorso politico e programmatico del sindaco Andreatta. Per il Pd fare parte della coalizione di centrosinistra autonomista  - prosegue la nota - significa assumere l'impegno di condividere un progetto politico per la comunità. Non si può lasciar passare in silenzio la constatazione che per il Patt prevale la preoccupazione di occupare posti e la coalizione sia vista come un autobus su cui salire e scendere secondo convenienza".

"Il Pd della città di Trento ha dimostrato anche con le elezioni amministrative del 10 maggio di essere forza politica più radicata in città. Ma chiede lealtà e rispetto dei patti, perché i molti e gravi problemi che siamo chiamati ad affrontare richiedono una visione chiara, una grande progettualità e una totale fiducia reciproca che sostenga l’azione quotidiana di tutti e di ciascuno", conclude la nota.

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