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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Paccher: “I nostri cacciatori devono poter cacciare anche oltreconfine”

Un trentino che pratica attività venatoria fuori dalla provincia rischia fino a 400 euro di multa. Ecco perché

Anche i cacciatori trentini devono poter praticare l’attività venatoria fuori dai confini regionali: è ciò a cui punta il consigliere provinciale della Lega Roberto Paccher, che ha presentato una proposta di mozione chiedendo alla Giunta di attivare un confronto con i soggetti competenti per risolvere questa norma, nata da una delicata situazione giuridica.

Così Paccher: “I cacciatori trentini, a differenza delle altre regioni, non possono esercitare l’attività della caccia oltre i confini della Provincia a causa di un’incongruenza che rende difficile il coordinamento tra la legge statale 11 febbraio 1992 n. 157 e la legge provinciale 9 dicembre 1991 n. 24”. Infatti, lo stesso consigliere ha sottolineato che in passato non sono mancati casi di cacciatori trentini sanzionati perché trovati a cacciare oltreconfine. Queste, nonostante fossero in possesso dei regolari permessi rilasciati dalle autorità competenti della regione prescelta e del tesserino della Provincia.

“Chi non rispetta i limiti della propria riserva di appartenenza rischia di essere sanzionato con 400 euro di multa e una sospensione del permesso di caccia per un anno.  Come già accade in molte altre regioni, sarebbe opportuno dunque individuare le azioni necessarie allo scopo di permettere ai cacciatori trentini di spostarsi in altri territori regionali senza il timore di incappare in sanzioni” la conclusione di Paccher.

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