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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Nuova ordinanza provinciale, Fugatti ha firmato: cosa cambierà?

Il presidente della Provincia autonoma di Trento ha deciso di allinearsi ad altri "colleghi" Governatori, agendo in maniera preventiva e scongiurando il cambio fascia

L'ordinanza con maggiori restrizioni per il Trentino è stata firmata sabato 14 novembre dal presidente della Pat (Provincia autonoma di Trento) Maurizio Fugatti ed entrerà in vigore lunedì 16. A comunicarlo è stato il presidente stesso durante la diretta Facebook di sabato 14 novembre pomeriggio. 

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Cosa cambierà: tra Comuni "rossi" e nuove misure

Il Trentino rimane, al momento, una zona gialla, come lui solo altre quattro regioni: Veneto, Lazio, Molise e Sardegna. Ma anche Fugatti, come già il "collega", il governatore del Veneto Luca Zaia ha deciso nei giorni precedenti, restringe le possibilità intorno ai trentini, per cercare di contrastare il contagio da Covid-19 e non rischiare un cambio fascia, che penalizzerebbe ancora di più il territorio. Fugatti ha spiegato che per le nuove misure ha avuto un confronto con il ministro Roberto Speranza, nell'ottica della collaborazione tra Governo e regioni.  A Baselga di Pinè, Bedollo e Castello Tesino verrà istituita la “zona rossa” per 15 giorni. Qui l'indice di contagio ha superato il 3% della popolazione residente. 

«Dobbiamo essere chiari: la situazione è grave e si potrebbe aggravare»  ha affermato il presidente Fugatti, che ha evidenziato come solo se i trentini continueranno ad avere comportamenti responsabili forse la provincia di Trento potrà essere confermata in “zona gialla” anche in futuro. L'ordinanza conferma l'obbligo di indossare la mascherina sempre al di fuori dell’abitazione, con eccezione dei bambini con meno di 6 anni, delle persone che stanno svolgendo attività sportiva e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l'uso del dispositivo di protezione. Sui mezzi di trasporto pubblici permane l'obbligo di mascherina anche per i bambini con più di 3 anni. È possibile svolgere attività sportiva o motoria all’aperto, ma al di fuori delle strade e delle piazze dei centri storici della città e delle località turistiche solitamente affollate.

Le nuove misure 

  • l'accesso agli esercizi commerciali è consentito a una persona per nucleo familiare, eccetto qualora si debbano accompagnare persone con difficoltà o minori di 14 anni;
  • lo svolgimento dei mercati all'aperto su area pubblica o privata, sarà consentito solo qualora venga adottato dai sindaci un apposito piano, consegnato ai commercianti, che preveda: la definizione dei confini dell’area adibita alla vendita; la presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita; l'istituzione del servizio di sorveglianza pubblica o privata che verifichi il rispetto del distanziamento sociale e del divieto di assembramento, nonché il controllo dell'accesso all'area di vendita;
  • vietata la consumazione di alimenti e bevande all’aperto. In bar e ristoranti il tempo di permanenza nel locale dovrà essere al massimo di 1 ora e mezza; i tavoli dovranno essere posizionati in modo che la distanza tra le sedie sia maggiore di un metro ed il rapporto persone/superficie dovrà essere di 4 persone per 10 metri quadrati rispetto all'area adibita alla consumazione; non sarà consentito il buffet, i menù cartacei individuali, i giornali, le riviste e i libri non dovranno essere messi a disposizione dei clienti; il servizio dovrà essere effettuato esclusivamente al tavolo e l’asporto sarà consentito solo su prenotazione, accedendo alla zona di consegna un solo cliente alla volta. Per le attività di ristorazione svolte all’interno delle strutture ricettive rimangono invece in vigore i protocolli e le linee guida in materia.In tutti i luoghi di culto dovrà essere rispettata la distanza interpersonale di 2 metri e la capienza massima prevista;
  • nei giorni prefestivi saranno chiusi al pubblico le grandi e medie strutture di vendita (compresi i centri commerciali) ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabaccherie, edicole e alimentari; nei giorni festivi è vietato ogni tipo di vendita con eccezione per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabaccherie, edicole e alimentari. Gli alimentari restano comunque chiusi nella festività domenicale.

Il presidente Fugatti ha ribadito, anche nell'ultima conferenza stampa, la raccomandazione agli over 70enni di evitare i luoghi affollati ed usufruire del servizio «Resta a casa, passo io». A questo è stato anche aggiunto che, nel caso queste persone debbano necessariamente recarsi negli esercizi commerciali, è consigliabile farlo nelle prime due ore di apertura.

Le regole per i tre Comuni "rossi"

Nei tre Comuni nei quali scatterà la zona rossa: 

  •  vietato ogni spostamento, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità, salute e per assicurare lo svolgimento della didattica in presenza;
  • bar e ristoranti rimarranno chiusi 7 giorni su 7, l’asporto sarà consentito fino alle 22. Per la consegna a domicilio non ci saranno invece restrizioni;
  • negozi e mercati rimarranno chiusi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Resteranno aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri;
  • la didattica a distanza riguarderà solo la scuola secondaria di secondo grado, mentre rimarranno aperte le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie;
  • sospese tutte le competizioni sportive e le attività nei centri sportivi. Sarà consentito invece svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale.

L'ordinanza entrerà in vigore il 16 novembre e sarà valida fino al 3 dicembre, salvo nuove disposizioni del Governo.

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