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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

'Pane sospeso' per chi non può acquistarlo: in Comune passa la mozione

La mozione proposta da Altra Trento a sinistra prevede che nei negozi di vicinato, nelle panetterie sia possibile lasciare pagato del pane fresco per chi non ha possibilità di acquistarlo

Il consiglio comunale di Trento ha approvato, con il contributo favorevole di tutte le forze politiche presenti in consiglio, una mozione, proposta dall'Altra Trento a sinistra, che prevede l'introduzione nella nostra città della possibilità di essere solidali con chi ha bisogno, con chi si trova in condizioni di povertà attraverso il "pane sospeso". Prendendo spunto dall'antica abitudine napoletana del caffè sospeso, che prevede che si lasci un caffè pagato nei bar che aderiscono all'iniziativa per chi non ha disponibilità economica, la mozione di Trento prevede che nei negozi di vicinato, nelle panetterie sia possibile lasciare pagato del pane fresco. Lo comunica una nota di Antonia Romano, consigliera comunale di Altra Trento a sinistra. "Non ci sono stati voti contrari e questo è il segnale evidente che la sensibilità verso il tema della povertà e il bisogno di cercare insieme strategie, ma anche piccole azioni concrete, per contrastarla è trasversale come deve essere, perché la solidarietà non può e non deve avere bandiere di parte o di partito", spiega Romano in una nota. 

"Anche in Trentino è in crescita la richiesta di sussidi erogati per contrastare la povertà, segno evidente che, seppur con minore incidenza rispetto ad altre regioni italiane, anche nel nostro territorio aumenta il numero di persone singole e di famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico. Le strutture che erogano pasti gratuitamente sono in affanno nel voler soddisfare i bisogni alimentari di tante persone. Tutto ovviamente sarà da sperimentare e nella fase di start up un ruolo importante sarà svolto dal Comune, dall'assessorato competente, perché nel dispositivo si chiede che sia il Comune a farsi carico della promozione dell'iniziativa presso gli esercenti, attivando un'adeguata campagna informativa, nella quale coinvolgere magari le scuole in un concorso di idee per una campagna multimediale", si legge nella nota.

Questa iniziativa non si pone in contrapposizione alle numerose e importantissime azioni che il volontariato sociale e solidale compie attraverso il recupero di alimenti, tra cui il pane, e la distribuzione a chi ha bisogno e ne fa richiesta. Sarà un processo che si affiancherà, portando con sé il valore aggiunto della sensibilizzazione delle singole persone verso la povertà, dell'anonimato nella solidarietà, del mutualismo diretto senza intermediari istituzionali o comunque dell'associazionismo.  Altra finalità della mozione è contribuire a recuperare "il valore sociale del negozio di quartiere, dei piccoli esercenti locali che soffrono da troppo tempo il peso dell'invasione della grande distribuzione che ha colonizzato letteralmente le periferie a nord e a sud della nostra bella città, rendendo difficile sostenere una concorrenza all'insegna di una profonda asimmetria". Dopo un anno dall'avvio, con i negozi aderenti che riceveranno dal Comune un adesivo per essere riconoscibili, si valuterà se proseguire o meno con tale possibilità. Occorre infatti sperimentare prima di decidere in via definitiva, valutando la risposta delle persone a tale sollecitazione. 

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