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Critiche

Maternità: il ddl Rossi bocciato in consiglio provinciale fa infuriare i sindacati

Per Grosselli, Bezzi e Alotti è “l’ennesima occasione sprecata di giunta e maggioranza”

“La bocciatura del disegno di legge per equiparare il trattamento di maternità per le lavoratrici del pubblico e del privato, estendendo a tutte la misura più vantaggiosa, è l’ennesima occasione sprecata di questa giunta e di questa maggioranza”.  A dirlo sono i segretari provinciali di Cgil, Cisl Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

Il riferimento riguarda la decisione assunta mercoledì 28 settembre in Consiglio provinciale che ha respinto con diciannove No e dodici Sì il disegno di legge presentato da Ugo Rossi che puntava all’introduzione nella normativa trentina sul benessere familiare dell’equiparazione del trattamento di maternità nel settore privato al trattamento in vigore negli enti pubblici.

“Purtroppo è una nuova dimostrazione del fatto che sulla famiglia questa giunta vuole fare tutto da sola, nessun confronto né con le parti sociali né con le minoranze. Le conseguenze di queste scelte però sono alquanto deludenti nel loro complesso” continuano i sindacalisti secondo i quali, per incentivare realmente la natalità, è necessario fare investimenti sui servizi di conciliazione, più asili nido accessibili in termini di costi e orari al maggior numero possibile di famiglie e dare incentivi all’occupazione femminile facendo leva sulla deduzione a fini Icef del lavoro delle donne.

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