Dirigenti provinciali "scomodi", respinta la Commissione d'inchiesta
Il presidente della Provincia, Alberto Pacher, si è detto "trasecolato" alla richiesta di una Commissione d’indagine su una vicenda "interna e di natura amministrativa, che persecutoria non è"
Il consigliere del PdL Giorgio Leonardi ha sottoposto al Consiglio provinciale il caso di Maccani Marzio, dirigente della Provincia che è stato oggetto, a suo avviso e come illustrato nella mozione, di trasferimento, di riduzione di competenze e di penalizzazione in tema di valutazione. Un tema che era stato riportato poco più di un mese fa dal quotidiano "Libero". Nello specifico il consigliere del PdL riferisce di non essere stato messo nelle condizioni di fare opportune valutazioni, essendogli stato negato l’accesso agli atti, ovvero non essendo stato messo nelle condizioni di ottenere la copia degli stessi, ma solo la visione. Con l’invito, altresì, a non divulgarne i contenuti. Al fine di chiarire la questione Leonardi chiede espressamente l’istituzione di una Commissione d’indagine, come prevede il regolamento interno del Consiglio.
Ma l'aula ha bocciato la proposta: il presidente della Provincia, Alberto Pacher, si è detto "trasecolato" alla richiesta di una Commissione d’indagine su una vicenda "interna e di natura amministrativa". "Una vicenda - ha affermato Pahcer - che persecutoria non è, così come non c’è stata nessuna riduzione delle competenze, né alcun demansionamento o alcuna penalizzazione economica". "Comprendo tutto", ha aggiunto Pacher, "ma raccomando anche una maggiore prudenza perché se il principio è quello che uno sponsor politico può alimentare tali meccanismi e dinamiche (che eventualmente rientrebbero in un ambito sindacale), si rischia di introdurre elementi scivolosi nel sistema che lo rendono poi difficilmente controllabile".