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Vela: i panni lavati nella fontana fanno mancare il numero legale

La seduta del consiglio circoscrizionale del Centro storico e Piedicastello è stata sospesa dopo che un consigliere leghista ha lasciato l'aula per una polemica con la presidenza


Riceviamo e pubblichiamo


Nella serata di lunedì 8 luglio scorso si è riunito il Consiglio circoscrizionale del Centro storico per trattare i vari punti all’ordine del giorno. Dopo l’intervento dell’assessore Biasioli, in concomitanza con l’uscita dall’aula dei componenti del Patt del Progetto Trentino e di alcuni elementi della minoranza, il sottoscritto Gianni Festini Brosa, consigliere in C12 per la Lega Nord Trentino, ha abbandonato l’aula per le seguenti motivazioni. Durante la trattazione del punto relativo alle domande di attualità, per la cui discussione comunque c’è sempre uno spazio riservato di 15 minuti, ho presentato una richiesta, l’unica della serata, qui allegata (vedi sotto, ndr). Il presidente Redolfi ne ha nominato l’esistenza e visti sommariamente i contenuti l’ ha liquidata come se si trattasse di un documento di accusa nei confronti di cittadini nomadi. Tale non era, e se si legge il documento allegato ci si accorge della sua qualità e precisione nell’affrontare un interesse pubblico dei cittadini di Trento. Per l’arroganza utilizzata dal presidente Redolfi nei confronti di un semplice documento che chiedeva rispetto della cittadinanza attraverso il corretto uso dei beni pubblici del territorio, mistificando ancora una volta la mia azione di consigliere circoscrizionale, ho preferito abbandonare l’aula, facendo così cadere il numero legale e sospendere la seduta. Mi auguro che il consiglio comunale, a cui ora passa la parola per la risposta, tenga in maggior considerazione il documento presentato di quanto abbia fatto il presidente Redolfi, rispondendo entro i canonici 60 giorni cosa che ben difficilmente accade nella consuetudine della Circoscrizione Centro Storico Piedicastello.

di seguito la domanda di attualità 

In data odierna (ieri, ndr) verso le ore 14.50, la Polizia municipale è dovuta intervenire sull’utilizzo della pubblica fontana sita a fianco del torrente Vela.

Di per sé ci sarebbe da chiedersi la ragione del loro intervento, ma viene anche naturale la risposta: sono stati richiamati da alcuni cittadini. Ma per quale ragione?

Come già è stato fatto notare negli anni precedenti, l’area della fontana versa in delicate condizioni e dovrebbe esser chiusa per impraticabilità. Infatti, il sito si sta deteriorando sempre di più a causa anche della mancata manutenzione.

L’intervento odierno dei Vigili riguardava l’utilizzo non idoneo esercitato da parte di alcuni cittadini di un’etnia non ben identificata, i quali usavano la fontana come un lavatoio pubblico e per sciacquare pochi panni, utilizzavano grandi quantità di detersivo.

Va ricordato che queste fontane hanno lo scarico diretto nel torrente Vela, per cui un loro uso improprio genera una notevole percentuale di inquinamento, come si è verificato oggi.

Si richiede quindi se non si ritenga opportuno sostituire l’erogazione continua dell’acqua attualmente in funzione alla Vela, con un’erogazione a pulsante, cosicché i cittadini, residenti e passanti, possano continuare ad abbeverarsi quando transitano di li, ma si possa evitare il stazionamento e soprattutto l’uso improprio (ad es. come lavatoio), dato il non corretto allacciamento fognario della fontana stessa.

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