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Tassa di soggiorno: "Non è un'eresia"

"La tassa di soggiorno non mi sembra un'eresia, la chiamerei contributo" così Lucia Maestri interviene da facebook nell'acceso dibattito attorno all'ipotesi contenuta in un disegno di legge provinciale e aggiunge: "l'introito vada a Comuni e Apt"

L'ipotesi di introdurre una tassa di soggiorno anche in Trentino continua a far discutere. La consigliera provinciale del Partito Democratico, ex assessore alla cultura ed al turismo del Comune di Trento, Lucia Maestri affida a poche righe postate su facebook la propria opinione in merito: "Una tassa di soggiorno non mi pare un'eresia, io per la verità la chiamerei "contributo" di soggiorno" scrive sul suo profilo personale, proponendo che i proventi della tassa vengano destinati per il 50% alle Apt "che oggi si vedono ridotte le entrate dalla Provincia a causa della nota contrazione di bilancio" e per il 50% ai Comuni "che potrebbero contribuire all'innalzamento del fattore accoglienza del proprio territorio, un fattore che fa bene anche ai residenti". 

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