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Lona Lases, il commissario scrive ai cittadini: "Rimango fino a ottobre, prendete il mano vostro futuro"

In una lettera Federico Secchi assicura: "L'amministrazione è operativa e la comunità sana: il processo contro la 'ndrangheta riguarda solo alcune mele marce"

Il commissario straordinario di Lona Lases Federico Secchi rimane alla guida del Comune della val di Cembra. Domenica 29 maggio il suo mandato sarebbe dovuto terminare per lasciare spazio a un sindaco eletto democraticamente, ma per la seconda volta di fila (era successo anche lo scorso ottobre) nessun candidato si è fatto avanti. “Si tratta di una situazione che credo rappresenti un unicum e non si sia mai verificata prima nella Provincia di Trento”, afferma oggi Secchi in una lettera aperta alle cittadine e ai cittadini di Lona Lases.

Dopo aver incontrato il presidente della Provincia Maurizio Fugatti - scrive Secchi - “ho deciso con senso di responsabilità, di proseguire nel ruolo di commissario straordinario di questa vostra comunità fino alla prossima finestra elettorale del mese di ottobre/novembre”. Ma assicura: “Questa volta il mio incarico sarà a termine” perché “l’ente è pronto per essere guidato da un’amministrazione regolarmente eletta e rappresentativa della propria comunità”.

Lona Lases è il municipio fino al centro del processo Perfido per le infiltrazioni della ’ndrangheta nelle cave del porfido. E proprio questo aspetto è per Secchi una delle motivazioni principali che spiegherebbero il vuoto elettorale creatosi nel Comune cembrino. Il commissario parla di un “contesto pesante derivante dall’avvio del processo Perfido che ha rivelato una situazione drammatica. Il mio auspicio e la mia convinzione è che, chiusa questa dolorosa pagina, vengano spazzate via tutte le ‘mele marce’ di questa terra, che ha nelle sue fondamenta un tessuto sano, formato da gente operosa e onesta”.

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Federico Secchi, ex sindaco di Avio, è in carica a Lona Lases da un anno: il 14 giugno 2021 è stato nominato dalla Giunta provinciale dopo che il 27 maggio dello stesso anno - ad appena otto mesi dalla precedente tornata elettorale - l'allora sindaco Manuel Ferrari e nove consiglieri comunali avevano rassegnato le dimissioni. Una decisione presa - aveva spiegato lo stesso Ferrari ai concittadini - poiché non vi erano "le condizioni per affrontare con un minimo di sostegno tecnico e serenità le incombenze ordinarie".

Federico Secchi-2

Sul fronte amministrativo, però, Secchi assicura che oggi la situazione è tornata alla normalità: “Posso sicuramente sostenere che parte delle difficoltà gestionali sono state superate: abbiamo assunto nuovo personale (un geometra e un tecnico contabile, ndr), dato corso a vecchie pendenze e rimesso in operatività la macchina amministrativo-burocratica”. L’unica figura che secondo Secchi ancora mancherebbe (ma su cui “è necessario che decida un’amministrazione democraticamente eletta”) è quella del segretario comunale: attualmente il ruolo è ricoperto da Debora Sartori, in qualità di “supplente”.

E sulla possibilità che a lui subentri invece una Commissione d’accesso dell’antimafia? L'opzione è chiesta a gran forza dal portavoce del coordinamento lavoratori del porfido Walter Ferrari e dal segretario comunale Marco Galvagni (ancora nell'organico del Comune di Lona Lases ma, dal 2020 e fino al prossimo ottobre, in comando al Nucleo tecnico per il coordinamento della politica economica presso la presidenza del Consiglio dei ministri). “So che si è arrivati addirittura a chiedere lo scioglimento per mafia del Comune, ma anche arrivasse una commissione dell’antimafia l’attività amministrativa è quella su cui siamo già intervenuti noi”, fa sapere a TrentoToday Secchi.

E sulla situazione nelle cave di porfido, in particolare per quanto riguarda il tema delle concessioni a cui nessuno ha ancora messo mano? “Sul tema cave servono maggiori poteri - ci risponde ancora Secchi -, ma il ragionamento in questo caso deve farlo la provincia. Qui abbiamo lavorato sull’ordinarietà per rimettere in sesto la macchina amministrativa affinché funzioni al meglio e abbiamo raggiunto l’obiettivo”.

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L’auspicio, quindi, è che ora la situazione sia presa in mano dalle cittadine e dai cittadini di Lona Lases: “Impegnatevi - conclude il commissario nella lettera - a costruire un’alternativa per le prossime elezioni amministrative. Questa è la vostra terra e voi dovete programmarne e governare il vostro futuro”.

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