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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Politica Gardolo / Via Dante Sartori

Il Governo contesta articoli della legge provinciale sulle cave

Alcuni articoli del testo provinciale contrasterebbero con il decreto nazionale che regolamenta le norme in materia ambientale. Disciplinare l'ambiente nella sua interezza, obietta Roma, non è compito della Provincia

Il Governo ha impugnato alcuni articoli della legge provinciale sulle cave. Secondo lo Stato la disciplina impugnata, nel disporre la proroga delle autorizzazioni per il periodo necessario a completare i lavori di coltivazione autorizzati, compresi quelli di ripristino, per un massimo di due volte per periodi non superiori a tre anni, con applicazione della stessa anche alle autorizzazioni rilasciate antecedentemente alla data di entrata in vigore della legge impugnata (l. p. n. 14 del 2012), si pone in contrasto con il decreto legislativo n. 152 del 2006 concernente "Norme in materia ambientale".

In particolare, il Governo osserva che, ancorchè lo Statuto speciale (articolo 8, primo comma n. 14) attribuisca alla Provincia potestà legislativa primaria in materia di miniere, comprese le acque minerali e termali, cave e torbiere, a fronte di una disciplina, che afferisce alla tutela ambientale e che determina la sottrazione di taluni progetti alla procedura di VIA, occorre tener conto della competenza esclusiva dello Stato a disciplinare l'ambiente nella sua interezza (articolo 117, comma secondo, lettera s), della Costituzione). In altri termini la disciplina del bene ambiente, inteso nella sua accezione unitaria e globale, inerente ad un valore costituzionale primario, costituisce un limite alla disciplina che le province autonome dettano in altre materie di loro competenza in relazione al rispetto delle disposizioni statali contenenti standards minimi e uniformi di tutela ambientale.
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