rotate-mobile
Politica San Giuseppe / Via San Pietro

Rapina alla gioielleria, solidarietà della Lega: "Ci sentiamo estranei a casa nostra"

La Lega torna sul "luogo del delitto": come già visto per la rapina di Borgo Sacco e per altri episodi le bandiere del carroccio sono arrivate anche in via san Pietro dove nella notte scorsa la gioielleria Tomasi è stata rapinata da ignoti che sono fuggiti con un bottino da 8mila euro. Una situazione ormai non più tollerabile: "Trento è ormai una città poco sicura e allo sbando a causa delle politiche inefficaci e buoniste del centrosinistra che parla di “pace e amore” quando in verità la realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti - è stato spiegato durante a conferenza stampa tenutasi ieri pomeriggio davanti alle vetrine della gioielleria.

L'allarme è come sempre ricondotto anche alla presenza di stranieri sul territorio. Nello stesso comunicato si legge che il colpo "è stato messo a segno probabilmente da stranieri", che i trentini si sentono "estranei a casa nostra", che il delinquente verrebbe trattato come "una persona bisognosa di aiuto psicologico e vittima della situazione". 

"Non si contano più la serie di scippi, furti e rapine avvenuti; così come è preoccupante il dilagare del degrado, della delinquenza e dell’anarchia - prosegue la nota - Questo buonismo non può che portarci alla deriva sociale ed è proprio per questo che bisogna intervenire immediatamente prima che sia troppo tardi". Al piccolo presidio che si è svolto avanti alla gioielleria derubata erano presenti una decina di persone tra cui, oltre agli esponenti provinciali della Lega Maurizio Fugatti, Vittorio Bridi e Bruna Giuliani, anche il candidato sindaco del centrodestra Claudio Cia. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rapina alla gioielleria, solidarietà della Lega: "Ci sentiamo estranei a casa nostra"

TrentoToday è in caricamento