Fondazione Mach, il Pd attacca sulla riorganizzazione dell'istituto
In consiglio provinciale interrogazione per conoscere costi e tempistiche per la scelta dei nuovi dirigenti
Finisce in consiglio provinciale la riorganizzazione della Fondazione Edmund Mach, l'istituto sulla ricerca agraria con sede a San Michele all'Adige. La consigliera del Partito Democratico Sara Ferrari ha infatti depositato un'interrogazione per conoscere costi e tempistiche della riorganizzazione: nello scorso maggio infatti, la Giunta provinciale aveva deliberato un rinnovo della Fondazione che prevedeva quattro nuovi dirigenti.
Attualizzane la Fondazione è gerarchicamente strutturata con un Direttore generale al quale rispondono i tre Centri (Centro istruzione e formazione, Contro ricerca ed innovazione, Centro trasferimento tecnologico) che gestiscono delle attività principali della fondazione, ai quali sono preposti dei dirigenti. A livello tecnico/amministrativo invece tutte le attività fanno capo alla Direzione generale.
"Al fine di rendere maggiormente efficiente la gestione di tutte le competenze amministrative e tecniche di supporto alle attività principali della Fondazione - dice la delibera della Giunta -, si ritiene quindi di autorizzare la Fondazione all’istituzione di ulteriori quattro ripartizioni di livello dirigenziale (Ripartizione organizzazione e risorse umane, Ripartizione contabilità, finanza e controllo, Ripartizione patrimonio, contratti e affari generali e Ripartizione sistemi informativi e tecnologia di comunicazione), nella quali eventualmente incardinare unità organizzative non dirigenziali, per lo svolgimento di specifiche funzioni e attività nelle materie di competenza delle Ripartizioni medesime".
Secondo il Pd però, l’impatto economico della riorganizzazione non trova spazio nella deliberazione. "Le quattro nuove ripartizioni a livello dirigenziale - dice la Ferrari - comporteranno inevitabilmente la nomina di quattro nuovi dirigenti e le unità organizzative non dirigenziali la nomina di altrettanti capiufficio. I costi vivi di queste nuove figure non vengono minimamente quantificati, così come i costi in termini di efficienza della struttura nel periodo di transizione tra l’attuale organizzazione e quella immaginata".
Tra l'altro, dicono i dem, nonostante la delibra sia arrivata a maggio, ad oggi non risulta sia stato fatto ancora nulla di concreto per procedere con la riorganizzazione.
L'interrogazione della Ferrari
Interrogo il Presidente della Provincia e l’Assessore competente per sapere:
- quali siano i motivi organizzativi e funzionali che stanno alla base della nuova struttura organizzativa della Fondazione Edmund Mach autorizzata con la deliberazione citata in premessa;
- quali nuovi costi comporterà a regime la nuova struttura organizzativa e quali costi “di avviamento” sono previsti prima di vederne i presunti vantaggi;
- se sia previsto il ricorso a personale interno oppure proveniente dall’esterno per la copertura delle nuove figure dirigenziali e non dirigenziali;
- per quale motivo, a distanza di sei mesi, non sia stato ancora compiuto alcun passo concreto per dare attuazione alla deliberazione 604/21 che dispone la revisione della struttura organizzativa della Fondazione Mach.