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Mercoledì, 27 Settembre 2023
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Trentino, indebitamento per 1 miliardo e 370 milioni di euro

L'indebitamento complessivo è di 1 miliardo 370 milioni dei quali 440 dei comuni e 840 di Cassa del Trentino, di questi 300 sono stati assorbiti dai comuni. Patrimonio e Università hanno debiti per 90 milioni di euro

Nel primo pomeriggio di oggi il Consiglio provinciale, con 27 sì e tre astensioni (la Lega), ha approvato il ricorso della Giunta alla Corte Costituzionale contro il decreto Monti, che impone anche alla Provincia autonoma il limite di indebitamento del 20% sulle spese correnti. Norma, ha detto l’assessore Mauro Gilmozzi, che contrasta con l’articolo 74 dello Statuto. L’indebitamento complessivo del Trentino è di 1 miliardo 370 milioni, dei quali 440 dei comuni e 840 di Cassa del Trentino.

La consigliera della Lega Franca Penasa ha affermato che le ragioni giuridiche per il ricordo sono giuste ma, come aveva chiesto anche in Commissione, la Giunta non ha fornito all’Aula i dati sull’indebitamento di tutto il sistema Provincia. “Nessuno qui dentro – ha affermato – sa quanti debiti ha la Provincia e le società di sistema. Quindi i consiglieri devono decidere in base ad un atto di fede e non in base ad informazioni precise. Su questo non c’è mai chiarezza quindi mi chiedo cosa si voglia nascondere”. Per il consigliere del PdL Pino Morandini il ricorso è un atto dovuto perché la norma del Governo è gravemente lesiva dell’Autonomia. Però, sul piano politico, Morandini ha affermato che la Provincia non ha un controllo puntuale sui limiti di indebitamento. 
 
Il consigliere e capogruppo del Pd Luca Zeni ha condiviso le motivazioni giuridiche del ricorso, ma ha voluto sottolineare le preoccupazioni per il futuro. Per un bilancio sempre più gravato dagli effetti del Patto di stabilità, dalla riserva all’erario, dalle maggiori competenze, dalla mancanza della quota variabile. “La domanda che va posta – ha detto Zeni – è sul futuro dell’indebitamento”. Inoltre il consigliere ha affermato che, come sta accadendo nel dibattito europeo, si deve chiarire cosa si intende per investimenti. Se sono opere produttive o, come ad esempio gli edifici dei municipi, investimenti che generano costi. 
 
L’assessore Mauro Gilmozzi ha affermato che la Giunta ha "detto e ripetuto in aula le cifre sul debito". Quanto agli enti soggetti al controllo del debito, ha ricordato, sono i comuni, la Provincia, l’Università e la Patrimonio del Trentino. L’indebitamento complessivo è di 1 miliardo 370 milioni dei quali 440 dei comuni e 840 di Cassa del Trentino. Di questi 840 milioni 300 sono stati assorbiti dai comuni, operazione, ha ricordato Gilmozzi, che ha permesso di portare gli interessi dall’8% che pagavano sui mutui i municipi al 2% che paga Cassa del Trentino. Patrimonio e Università hanno debiti per 90 milioni di euro per investimenti. Gilmozzi ha detto che la Provincia non ha deficit e quindi non fa debiti per pagare debiti.
 
“La Provincia – ha aggiunto - non ha debito ma dovremo prenderci carico di 500 milioni della Cassa del Trentino. Cinquecento milioni che sono serviti a sostenere massicciamente l’operazione anticrisi che ci ha permesso di mantenere un saggio del 2% più alto. Soldi usati per sostenere un’economia che ha già reso l’impegno finanziario che abbiamo assunto per aiutarla”. Gilmozzi, affermando che Monti pone il limite del debito al 20% non della spesa corrente ma delle entrate tributarie, ha ricordato che nella finanziaria è stato già posto un limite di indebitamento al 15%. “E noi attualmente – ha concluso – siamo sull’11%”. 
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