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Funivia Trento-Bondone, pressing dei Cinque Stelle: "Alla serata per il rilancio nanche una parola"

Alla serata intitolata "Monte Bondone 2017: l'anno del rilancio" gli assessori Stanchina e Maestranzi non hanno speso neanche una parola per spiegare a che punto sia ilprogetto, questa la denuncia dei consiglieri del M5S

Nella serata sul futuro del Bondone, intitolata nientemeno che "2017: l'anno del rilancio", gli assessori  Maestranzi e Stanchina non hanno fatto cenno al progetto, peraltro molto discusso, della funivia che potrebbe collegare Trento alla sua montagna. Il rimprovero arriva dai consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle promotori di un ordine del giorno, approvato l'11 gennaio scorso, che obbliga l'amministrazione communale a procedere ad un'istruttoria pubblica sul tema,  ovvero raccogliere le osservazioni e le proposte  da parte  di tutti i cittadini oltre che fornire tutte  le informazioni del caso. I documenti dovrebbero essere pubblicati entro una settimana, ed i cinque stelle fanno pressione perchè il termine non venga  disatteso. 

"Nessuna parola è stata spesa sulla stazione di partenza e su quelle intermedie, quante saranno e dove; se l’impianto sarà affidato a una società pubblica, a Trento Funivie, o a una società a capitale misto pubblico-privato; quali saranno i costi di realizzazione e quelli di gestione, la sostenibilità e quindi le tariffe, per turisti e residenti; i tempi di costruzione stimati… niente di tutto ciò, nessun elemento in più è stato dato ai cittadini. I pochi dati prospettati da Maestranzi – 30 milioni di euro per la costruzione e 1,5 milioni di euro per la gestione – sono stati perfino smentiti da Stanchina" denunciano i consiglieri in una nota. 

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