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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il caso

Carne sintetica? Il “niet” di Fratelli d’Italia

I consiglieri Cia, Rossato e Dalpalù propongono una mozione contro il cibo artificiale e per la tutela della filiera trentina

Anche in Trentino Fratelli d’Italia scende in campo contro il cibo artificiale e quella che comunemente viene chiamata “carne sintetica”, e lo fa con una proposta di mozione presentata in consiglio provinciale.

 “Il Rapporto 2022 della Fao ‘The State of Food Security and Nutrition in the World’, preparato per informare sui progressi verso l’eliminazione della fame, il raggiungimento della sicurezza alimentare e il miglioramento della nutrizione e per fornire un’analisi approfondita delle principali sfide per raggiungere questo obiettivo nel contesto dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, per quanto riguarda i cosiddetti ‘alternative and novel food’, e, in particolare, i cibi a base di cellule, come la carne coltivata in laboratorio, mette in guardia contro una serie di rischi, tra i quali la contaminazione microbiologica che potrebbe verificarsi in qualsiasi momento o fase del processo produttivo” spiegano i consiglieri Claudio Cia, Katia Rossato e Bruna Dalpalù.

Gli stessi sostengono che  potrebbero essere introdotte a livello europeo le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio di cibo sintetico, mentre, entro il primo semestre 2023, negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici. Il timore di un potenziale effetto domino che possa arrivare fino all’Italia, e quindi anche in Trentino, ha portato i consiglieri a presentare una mozione contro il cibo sintetico, sposando la linea lanciata, tra gli altri, anche da Coldiretti.

 “Chiediamo inoltre che Piazza Dante si impegni ad attivarsi in sede di Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Provincie autonome e nei rapporti con il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e forestale, per difendere la filiera agrozootecnica trentina, anche mediante iniziative legislative di limitazione della produzione e del consumo del cibo artificiale in Italia. Allo stesso tempo, chiediamo di tutelare il settore agroalimentare trentino, in virtù del ruolo chiave che svolge nel sostenere e salvaguardare le aree rurali mediante la generazione di lavoro e reddito” il commento di Cia, Rossato e Dalpalù.

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