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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Con l'emergenza la scuola diventa digitale: il Trentino chiede aiuto allo Stato

L'assessore Bisesti ha chiesto al Ministro di inserire il Trentino all'interno dello stanziamento nazionale

Con l'emergenza la scuola diventa digitale, ed il Trentino chiede aiuto allo Stato. Mirko Bisesti, assessore all'Istruzione della Provincia autonoma di Trento, che ha competenza diretta sulla scuola, ha chiesto che anche il Trentino possa avere accesso ai fondi stanziati a livello nazionale per modernizzare il mondo della scuola e renderlo in grado di assicurare, anche in futuro, la didattica a distanza.

Il Governo ha previsto la distribuzione alle istituzioni scolastiche di fondi pari a 128,5 milioni di euro, che saranno utilizzati, fra le varie cose, per dotarsi di piattaforme per la didattica a distanza, per formare il personale scolastico e per mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali. "I fondi non sono stati assegnati alle istituzioni scolastiche della Provincia autonoma di Trento, seppure destinati al Sistema nazionale d’Istruzione" si legge in una nota della Provincia. L'assessore Bisesti ha dunque avanzato la richiesta personalmente, in videoconferenza, al ministro Lucia Azzolina.

In un contesto di emergenza come quello attuale - ha detto Bisesti - appare necessario che lo Stato intervenga in maniera uniforme sul territorio nazionale, come peraltro ha fatto per la spesa di natura sanitaria e considerato l’alta diffusione del virus in Trentino. Sembra evidente che le conseguenze finanziarie della pandemia – ha aggiunto l’assessore Bisesti – non possano essere affrontate nell'ambito dell’ordinario rapporto finanziario esistente fra lo Stato e la Provincia”.

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