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Il neo-presidente al palazzo della Provincia: poco sorpreso ma molto emozionato

Ugo Rossi è il primo presidente autonomista dela storia della politica trentina: "da partito di opposizione i trentini ci hanno apprezzati come partito di governo" commenta, emozionato, nelle sale stampa del palazzo della Provincia a scrutinio terminato. Questa sera festeggerà alla birreria Forst

Arriva a scrutinio praticamente chiuso Ugo Rossi, con una vittoria in tasca che forse aveva già dall'inizio della campagna elettorale, negli scantinati del palazzo della Provincia dove la stampa locale è schierata fin dalle prime ore della mattina per seguire lo spoglio. Arriva accompagnato Alberto Pacher, che per pochi mesi ha ricoperto il ruolo di presidente della Provincia dopo l'elezione di Lorenzo Dellai alla Camera dei Deputati. Da tempo ha annunciato il suo ritiro dalla politica e, vedendo il risultato di Ugo Rossi e del Partito autonomista, parla di una "direzione segnata, un percorso che continua" e sdogana gli autonomisti che "non sono più quelli con le braghe de coran".

Una convergenza, quella tra il centrosinistra trentino e il partito autonomista, maturata nell'ultima Giunta, dove Rossi era assessore alla Sanità, e che è arrivata adesso ad esprimere il primo presidente autonomista. "Dobbiamo rafforzare il rapporto con Bolzano e convincere Roma che l'autonomia non è il problema ma un'opportunità" dice Rossi, un percorso di convincimento in cui il PD, partito più votato in Trentino (22,07%), gioca un ruolo importante: "Abbiamo un PD trentino, con un forte carattere territoriale, ed allo stesso tempo è positivo il rapporto di questo partito con la politica nazionale". Se non è sorpreso per la sua vittoria personale Rossi lo è forse per il risultato del "suo" Patt (17,55%): "Un risultato che conferma l'apprezzamento da parte dei trentini di un partito di governo che è stato per anni all'opposizione". E riguardo allo sfidante sconfitto Diego Mosna dice: "Lo ho chiamato prima di venire qui, volevo ringraziarlo per il suo stile, avrebbe potuto essere più pesante con le critiche di quello che invece è stato, sempre molto corretto; i trentini però non hanno apprezzato l'idea di un cambiamento privo di contenuti". Si dice "contento ma anche un pochino preoccupato", forse non sorpreso ma sicuramente emozionato. Gli chiedono per chi sia il primo pensiero in un momento come questo. "A mio padre, mancato una quindicina d'anni fa" risponde.

Poi prosegue la serata alla birreria Forst: tutto sui festeggiamenti

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