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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni

Il candidato Cinque Stelle Pittui: "In Trentino c'è par condicio?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TrentoToday

Riceviamo e pubblichiamo questo intervento del candidato consigliere per il Movimento Cinque Stelle Massimo Pittui:

PAR CONDICIO: questa sconosciuta
In Trentino la par condicio esiste?

Gentile redazione, scrivo in quanto candidato per il M5S Trentino a consigliere provinciale. Vorrei, con questo intervento, mettere in risalto un aspetto molto grave che sta caratterizzando la campagna elettorale avviatasi di recente in vista delle elezioni di ottobre.
Ogni giorno compro e leggo i giornali locali aspettandomi che parlino anche di noi, candidati per il Movimento 5 Stelle, e del grande impegno con cui ci adoperiamo per coinvolgere e far conoscere ai trentini il nostro pensiero, il quale si è da poco sintetizzato in un programma di cui andiamo fieri. Siamo dei cittadini normali, con lavori normali, che hanno deciso di mettersi in gioco per il bene del Trentino; tuttavia i giornali non ci dedicano spazio.
Al contrario, da tre mesi a questa parte, sulla carta stampata ritroviamo ogni giorno, come un appuntamento fisso, i signori Rossi e Mosna, con titoloni che sembrano volerci convincere che l'unica cosa da fare è votare queste persone.
Trovo tutto questo – inutile dirlo – scorretto nei confronti nostri e delle altre liste in gioco: siamo in egual misura candidati a concorrere per il buon governo della nostra Provincia, né più né meno, con proposte degne di essere prese in considerazione; e soprattutto lo trovo scorretto nei confronti dei cittadini, che vengono informati (a questo punto dovrei dire disinformati) in maniera molto parziale, venendo a conoscenza quasi unicamente dei fatti che riguardano una o due parti politiche, senza che le altre possano avere il giusto risalto.
Vorrei rimarcare, se ce ne fosse il bisogno, la pericolosa conseguenza di questo modo di fare informazione. Con la pubblicazione di articoli a senso unico, come sta accadendo, non si concorre a dare all'opinione pubblica gli elementi per formarsi e decidere in modo autonomo; la si svia. È questa la funzione della stampa? Di una stampa che si dichiara indipendente?
Io non sono un esperto di giornalismo o di comunicazione; sono un cameriere, che si adopera con assiduità per degli ideali in cui crede fortemente assieme ad un gruppo di persone preparate, motivate e oneste. Ma anche senza competenze in materia di giornalismo, posso arrivare alla conclusione che i vostri quotidiani non stanno rispettando i termini della par condicio di cui gli organi di stampa dovrebbero essere i custodi, prima durante e dopo una campagna elettorale.
Vi chiedo dunque, da cittadino, di rispettare la par condicio; quando nei vostri quotidiani, che non possono essere megafoni solo di una parte (a meno che non si dichiarino esplicitamente giornali di partito), potremo leggere una pagina dedicata ad ogni forza politica, allora avrete il diritto e l'onore di chiamarvi organo di informazione democratica indipendente.

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