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Mosna: "Cambiamento necessario dopo anni di governo monolitico"

Intervista a Diego Mosna, candidato per Progetto Trentino: "Va cambiato il sistema di un governo che non può essere imperniato su una persona ma sul lavoro di gruppo. Ogni settore della Provincia deve avere un gruppo di lavoro"

Diego Mosna, candidato alla presidenza della Provincia autonoma di Trento, è a capo di una coalizione composta da Fare per Fermare il Declino e diverse liste civiche: Progetto Trentino di Silvano Grisenti, Civica Trentina, Insieme per l'Autonomia, Autonomia 2020-Nuovo Trentino Nuovo Tirolo, Amministrare il Trentino. 

Tre ragioni per cui i trentini dovrebbero votarla.

Anzitutto il motivo di un necessario cambiamento dopo tanti anni di un governo provinciale monolitico dove non c'è stata la necessaria alternanza. Quindi, ed è il secondo motivo, dare un'impronta maggiore, quella della gente del fare, alla nuova giunta provinciale. Il terzo punto, che è la nostra priorità, è sburocratizzare tutto l'apparato esistente per dare una spinta all'economia, perché la cappa di queste norme che si accavallano l'una con l'altra sono uno dei tanti intoppi per lo sviluppo della nostra economia e per le imprese. 

Qual è la prima cosa che farebbe se venisse eletto?

Il lavoro è essenziale. Abbiamo una disoccupazione giovanile altissima: un quarto dei nostri giovani è senza lavoro e la situazione è preoccupante. La priorità è perciò creare nuovi posto di lavoro, non soltanto per i giovani, e dare una spinta all'economia, che possiamo ottenere soltanto se creiamo nuove attività industriali, artigianali e commerciali sul territorio. E questo lo possiamo raggiungere soltanto se guardiamo anche fuori dal Trentino, oltre i confini provinciali, attraverso una task force coordinata da una delle importanti realtà che dovrebbero occuparsi di economia, che è Trentino Sviluppo. Non possiamo stare solo ad aspettare le aziende estere o le potenziali intenzioni di qualche impresa di venire in Trentino ma andare noi oltre confine, utilizzando ad esempio la nostra legge 6 e i numerosi  incentivi di cui disponiamo. 

Cosa va assolutamente cambiato rispetto alla passato?

Sicuramente va cambiato il sistema di un governo che non può essere imperniato su una persona ma sul lavoro di gruppo. Ogni settore della Provincia deve avere un gruppo di lavoro e lo stesso processo di sburocratizzazione non può che passare attraverso lavoro condiviso e, anche, attraverso il burocrate, che è il primo ad essere schiacciato dalla burocrazia stessa.

Cosa dice ai suoi avversari politici?

Ma dovrebbero leggersi meglio i nostri programmi e far tesoro anche lor di quelli che sono i bisogni della gente, ascoltandola anzichè stare sospesi da terra in questo mondo della politica che sta imperversando con leggi, lacci e lacciuoli che non consentono lo sviluppo di nessun tipo di economia e - soprattutto - non consentono l'espressione della gente del fare.

E agli alleati?

Il rispetto delle regole che ci siamo dati. Quindi collegialità e ricerca assoluta dell'unanimità per sviluppo del nostro territorio.

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