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Giorgia Meloni a Trento contro Governo e M5S: "Per noi uno non vale uno"

Il comizio di Fratelli d'Italia al parco San Marco per la candidatura di Andrea Merler: "Siamo il partito di chi la saracinesca la vuole alzare, il 38% delle imprese rischiano di non farcela"

"Non votateci pensando di ottenere qualcosa per voi, in questo è bravissima la sinistra. E non votateci per rabbia, quella è la specialità dei cinque stelle. Votateci per amore". Con queste parole Giorgia Meloni ha concluso il suo comizio a Trento, seconda tappa tra Bolzano e Verona, dove il suo partito sostiene il candidato sindaco Andrea Merler alle imminenti comunali. 

Giorgia Meloni a Trento: guarda il video

Da Trento la presidente di Fratelli d'Italia prosegue i suoi attacchi all'attuale maggioranza di governo: non solo contro il Pd, chiamato genericamente "la sinistra", ma soprattutto contro i Cinque Stelle, ex alleati della Lega nel governo giallo-verde. "Per noi uno non vale uno" ha detto ai sostenitori radunatisi nel giardino di San Marco. Al centro del giardino un'area con le sedie ben distanziate, oltre il cordone i fans accalcati (ma con la mascherina).

Zona "simbolo" delle due percezioni della realtà cittadina: forse il più bel giardino del centro storico, dove però non mancano episodi di piccolo spaccio. Una zona a pochi passi dalla piazzetta del Conservatorio, area di ritrovo ma anche di "degrado" notturno per la quale Merler aveva proposto, e poi ottenuto, il divieto di consumo alcolici all'esterno dei bar. Peccato che per renderlo effettivo serva una modifica al Regolamento di Polizia urbana. Una città "pachiderma amministrativo", come è stata definita durante il comizio, ma anche "capitale del volontariato". 

Impresa, sicurezza e natalità i temi lanciati dal candidato sindaco Merler, per una città che "deve tornare ad attirare investimenti e non può morire soffocata dalla burocrazia". Temi ripresi da Giorgia Meloni in chiave nazionale: via le fatture elettroniche, premi per gli imprenditori che non utilizzano la cassa integrazione, incentivi alla natalità. Ed in tema sicurezza finisce anche la questione, decisamente "calda" in Trentino dei braccianti stranieri: "Le aziende agricole avevano bisogno di voucher e di corridoi per far arrivare qui chi con il lavoro mantiene la famiglia nel suo Paese d'origine". 

L'obiettivo da affondare, però, rimane sempre il Governo, che "ha approfittato dell'emergenza covid per rafforzare se stesso", ha detto, accusando Conte di aver gestito con "opacità" la pandemia e chiedendo la pubblicazione di tutti gli atti del Comitato Tecnico-Scientifico. L'affondo contro il ministro Azzolina che "non ha avuto di meglio da fare che fare un appalto per comprare i banchi a rotelle" e di nuovo contro "signori che stanno insieme nonostante si detestino e fanno accordi solo per il potere". 

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