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Anche in Trentino il 'barometro dell'odio' di Amnesty International

Anche a Trento e Rovereto, come nel resto d'Italia, Amnesty International vigilerà sulla campagna elettorale per monitorare l'uso del linguaggio dei candidati. L'iniziativa si chiama 'Conta fino a 10'

Anche a Trento e Rovereto, come nel resto d'Italia, Amnesty International vigilerà sulla campagna elettorale per monitorare l'uso del linguaggio dei candidati. L'iniziativa si chiama 'Conta fino a 10', una campagna di sensibilizzazione che mira al contrasto del discorso violento, aggressivo, discriminatorio e alla diffusione di un uso corretto delle parole, attraverso strumenti innovativi, partecipazione attiva e una nuova forma di attivismo digitale. La convinzione, è che "la diminuzione del linguaggio d’odio conduce a una società più inclusiva e accogliente".

Alla vigilia delle elezioni politiche e regionali 2018, Amnesty International Italia ha mobilitato i suoi attivisti su tutto il territorio nazionale per prendere parte a un’iniziativa unica nel suo genere: un monitoraggio delle dichiarazioni e dei commenti postati sui profili social ufficiali da un campione rappresentativo di candidati alle elezioni per verificare il livello d’odio nel discorso politico, l’uso di stereotipi, espressioni offensive, razziste, d’incitamento alla violenza e l’utilizzo della narrativa del 'noi
contro loro' nei confronti di categorie vulnerabili e target generalmente discriminati quali migranti, rom, persone Lgbti, donne, comunità ebraiche e islamiche, troppo spesso erroneamente identificati come coloro dai quali
difendersi.

Ogni giorno sino al 2 marzo, Amnesty International Italia grazie ai suoi attivisti monitora i discorsi e le dichiarazioni di tutti i candidati dei collegi uninominali di Camera e Senato dei quattro principali partiti e coalizioni. Sulla base di un metodo quantitativo e qualitativo, i dati raccolti vengono quotidianamente trasposti su un barometro online che rappresenta l’andamento della campagna elettorale misurando i livelli di criticità del discorso discriminatorio contro le categorie bersaglio classificandolo da linguaggio offensivo (giallo), a grave (arancione) fino a molto grave (rosso). 

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