Draghi si dimette
La decisione è arrivata dopo che il M5s non ha votato la fiducia sul decreto aiuti
La notizia è arrivata direttamente con un comunicato diffuso dalla presidenza del Consiglio dei ministri: questa sera il premier Mario Draghi rassegnerà le proprie dimissioni.
Questo pomeriggio Draghi è rimasto un'ora al Quirinale in colloquio con Sergio Mattarella dopo il voto sulla fiducia al decreto aiuti in Senato che ha visto i senatori del M5s uscire dall'aula.
La fiducia in realtà è comunque passata con 172 voti a favore, 39 voti contrari e nessun astenuto. Ma tutti e 61 i senatori M5s non hanno risposto alla chiamata e non hanno partecipato al voto. Una scelta difesa anche dal consigliere provinciale pentastellato del Trentino Alex Marini.
Perché il M5s non ha votato la fiducia sul decreto aiuti
Questo il testo del comunicato di Draghi:
"Buonasera a tutti,
Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani. Grazie"