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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Nuovo Dpcm 4 dicembre, sarà quello "decisivo"?

Il prossimo decreto non può fallire nel trovare il giusto equilibrio tra molti aspetti dell'emergenza, tra salute, istruzione ed economia. Via al confronto tra Governo e Regioni. Quasi certo il blocco della mobilità tra le Regioni, con poche deroghe. Ci saranno altre novità

Pochissimi giorni separano l'Italia dal Dpcm (Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri) del 4 dicembre. Come riporta Today, il nuovo provvedimento sarà quello più «complicato» da mettere nero su bianco, ma anche quello «decisivo» per l'andamento dell'epidemia di coronavirus in Italia. Si vanno a intersecare come mai nel recente passato molti elementi e criticità non più eludibili.

Nuovo Dpcm, conto alla rovescia

Se nel corso della prima ondata eravamo stati tutti colti di sorpresa dalla portata dell'epidemia, e i Dpcm di primavera con chiusure generalizzate erano stati accettati come inevitabili, il modo in cui l'Italia ha approcciato il risorgere del virus da settembre in avanti ha sollevato più critiche. Davvero è stato fatto tutto il possibile in estate per evitare la seconda ondata? Dubitarne è lecito, senza andare a citare la vicenda ormai arcinota delle discoteche aperte. Quanti dubbi su come è stato gestito il rientro a scuola, su come il sistema di tracciamento dei contatti dei positivi sia saltato alle prime difficoltà, su come a ottobre il rimpallo delle responsabilità tra Roma e le Regioni abbia ritardato la stretta che era ormai parsa inevitabile a chiunque, perdendo tempo prezioso.

Il prossimo sarà «il Dpcm decisivo nella storia del contrasto al Covid», perché «gestirà la congiuntura tra i contagi, l'inizio della più grande campagna vaccinale della nostra storia e il picco influenzale», per questo «non si può sbagliare e per non sbagliare ci vuole un confronto serrato e costruttivo, altrimenti si rischia di scatenare la tempesta perfetta», ha affermato Zaia, governatore leghista del Veneto, in un'intervista ad Avvenire di domenica 29 novembre.

Cosa succederà con il nuovo provvedimento

Nel nuovo Dpcm del 3-4 dicembre, quasi certo ci sarà il blocco della mobilità tra le Regioni, con poche deroghe. Le misure del nuovo Dpcm per affrontare l'emergenza coronavirus saranno al centro della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, convocata dal vice presidente Giovanni Toti in seduta straordinaria per lunedì 30 novembre alle 17 solo in videoconferenza. Ci sarà un unico punto all'ordine del giorno che prevede l'esame delle proposte per i diversi provvedimenti di carattere sanitario, sociale, economico e organizzativo da adottare con il prossimo Dpcm.

Il nuovo Dpcm del premier Giuseppe Conte verrà varato a inizio dicembre, tra il 3 e il 4 del mese. Sarà plasmato anche in base al confronto tra governo e regioni anche se l'impianto del provvedimento si va delineando sulla base di una linea prudenziale, come del resto per le misure adottate nelle ultime settimane nel contrasto all'emergenza Covid in Italia. Sono giorni intensi nei palazzi romani. Decreto Ristori quater, nuovo Dpcm, Recovery plan, il nodo del Mes e l'aggiornamento del programma di governo. Fitta l'agenda dell'esecutivo, impegnato in una difficile mediazione con le Regioni e all'interno delle stesse forze di maggioranza sulle ulteriori restrizioni. Il vertice di venerdì scorso non ha chiuso il cerchio, e nuove riunioni e contatti si sono susseguiti per tutto il week end. Ora si attende un ulteriore passaggio al tavolo con Cts e enti locali prima della firma del premier, che dovrà essere posta entro giovedì.

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