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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ambiente

Crisi idrica: c’è poco da star tranquilli. Tonina: “Limitiamo gli sprechi d'acqua”

Il vicepresidente dopo il sopralluogo nei bacini di malga Bissina e Boazzo ha anche insistito sull’importanza di investimenti e programmazione

La crisi idrica è, purtroppo, una triste realtà con cui si trova a fare i conti il Trentino: lo conferma il fatto che i bacini di malga Bissina e malga Boazzo non arrivano a 12 milioni di metri cubi di acqua. Una situazione che il vicepresidente della Provincia Mario Tonina ha potuto constatare con i propri occhi durante un sopralluogo con i tecnici dell’Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia, Sandro Rigotti (responsabile del Servizio grandi derivazioni idroelettriche) e Nadia Zorzi, oltre al sindaco di Valdaone Ketty Pellizzari e ai rappresentanti di Hydro Dolomiti Energia.

Il commento di Tonina dopo il sopralluogo è stato laconico: “Purtroppo  vediamo da vicino la scarsità di acqua, di questa risorsa che è sempre più preziosa. Ecco perché dobbiamo dedicare una sempre maggiore attenzione per continuare i nostri sforzi su sostenibilità, investimenti, responsabilità e risparmio”.

Particolare apprensione la destano laghi e fiumi: il Garda, lo scorso 1 marzo, registrava un volume di 120 milioni di metri cubi, rispetto ai 458 milioni del volume massimo regolabile fino al livello delle chiuse. Caldonazzo è a +21 centimetri sullo zero idrometrico, rispetto ai +50 di media del periodo. L’Adige, nella stazione idrometrica di Ponte San Lorenzo, ha un valore di portata del 50% in meno rispetto alla media storica. Nel mese di gennaio l’apporto idrico medio del Sarca al lago di Garda è stato pari a 10 metri cubi al secondo, contro i 18 di media. Numeri, oggettivamente, piuttosto inquietanti.

Tonina ha poi spiegato che il Trentino è pronto a fare la sua parte per il Paese, ma che sarà necessario tenere conto dell’acqua effettivamente disponibile nel territorio, senza dimenticare poi i fabbisogni dell’agricoltura montana. “Auspichiamo allo stesso tempo che nel confronto nazionale  venga data priorità agli investimenti e alla tecnologia. Lo dico soprattutto riguardo alle regioni vicine, che in determinati momenti dell’anno hanno un particolare fabbisogno di acqua: in futuro, contando la ridotta disponibilità idrica, è necessario programmare gli interventi, ad esempio per i bacini di accumulo e per l’efficientamento tecnologico delle reti di distribuzione irrigua”.

Intanto, Tonina lancia un messaggio in vista della prossima Giornata mondiale dell’acqua, in programma il prossimo 22 marzo: “Ognuno di noi si deve responsabilizzare e tenere comportamenti virtuosi e sprecare meno acqua possibile”.

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