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Lavoro

Disparità salariale tra uomini e donne: il Trentino fa peggio dell’Italia

In Provincia la forbice è del 13%. Olivi (Pd) propone incentivi per chi riduce il gender pay gap

In Italia, purtroppo, c’è un problema di disparità salariale tra lavoratori e lavoratrici; in poche parole, gli uomini, in alcuni lavori, guadagnano più delle donne. È il cosiddetto “gender pay gap”, che nel nostro Paese si attesta all’11,2%.

La forbice, poi, si allarga anche di più se si guarda il Trentino, con i dati Ispat che parlano di un poco edificante 13%. Una percentuale che il consigliere provinciale del Pd Alessandro Olivi commenta così: “Nonostante la ripresa dell’occupazione e il miglioramento dei livelli di parità di genere in alcuni campi, nel mercato del lavoro la disparità rimane un problema irrisolto che incide gravemente sui tassi di efficienza e produttività del sistema economico oltre a rappresentare un colossale problema culturale e sociale”.

Ed è per questo che Olivi ha presentato un emendamento alla legge di riforma sugli incentivi alle imprese con un obiettivo: prevedere una soglia di trattamento minimo del lavoro femminile nelle imprese ed incentivi, a partire da quelli fiscali, per quelle aziende che si impegnano a ridurre progressivamente il divario salariale.

“Mi auguro che anche il governo con la prima donna premier ed il parlamento affrontino con priorità questo tema ma l’autonomia e la tradizione trentina di concertazione tra le parti sociali ci deve spingere a fare con responsabilità la nostra parte”.

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