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Fine vita, mozione per facilitare le disposizioni anticipate di trattamento

Il consigliere Zanella: "Solo una persona su cinque conosce questa possibilità"

Torna d'attualità anche in consiglio proviniciale il tema del fine vita e delle cosiddette Dat (disposizioni anticipate di trattamento). A innescare il dibattito, anche la recente raccolta firme per l'indizione di un referendum abrogativo sull'eutanasia.

Ora, arriva la mozione del consigliere provinciale Paolo Zanella (Futura), per semplificare la raccolta delle Dat a vantaggio della popolazione. "Nel nostro paese - commenta Zanella - esiste dal 2017 una legge che regolamenta le disposizioni anticipate di trattamento, ma meno dell'1% della popolazione le ha depositate e solo una persona su cinque le conosce. Le Dat prevedono che ogni persona  maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un'eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, possa esprimere - previe adeguate informazioni mediche - le proprie volontà in materia di singoli trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, anche indicando un/a fiduciario/a".

Ad oggi le modalità con cui vengono raccolte le Dat - e conseguentemente alimentata la banca dati nazionale - sono il deposito presso i notai o presso l'ufficio di stato civile dei Comuni. La normativa nazionale prevede, però, anche la possibilità che le Dat vengano raccolte direttamente dalle Regioni e Provincie Autonome in cui è stata implementata la cartella clinica o il fascicolo sanitario elettronico (ad esempio in Trentino c'è TreC), secondo appositi regolamenti che ad oggi la Pat non ha ancora emanato.

Con questa mozione si chiede quindi di regolamentare a livello locale la raccolta delle Dat da parte del sistema sanitario provinciale (Apss e Mmg) per rendere più semplice il deposito e di dare pubblicità alle Dat rispetto al contenuto e alle modalità raccolta.

La mozione

il Consiglio provinciale impegna la Giunta:

1. a dare attuazione all’articolo 4, comma 7 della legge n. 219/2017 e all’articolo 3, 5 e 10 del decreto del Ministero della Salute n. 168/2019, emanando, con proprio atto, un regolamentato per la raccolta di copia delle Dat e l’alimentazione della banca dati nazionale presso i punti di accesso del Sistema Sanitario Provinciale ritenuti più opportuni;

2. di promuovere una campagna divulgativa sul territorio provinciale sul tema delle Dat, fornendo informazioni sui contenuti e sulle modalità di raccolta delle stesse in collaborazione con il Comitato etico per le attività sanitarie.

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